Il lavoro di cura, fino a qualche anno fa affidato al buon cuore e all’improvvisazione e affinato dall’esperienza, si è andato sempre più professionalizzando, attraverso l’acquisizione di competenze e strumenti.
Oggi, l’operatore socio sanitario è l’elemento che fa la differenza del servizio e su cui poggia il benessere delle persone fragili che gli sono affidate. Se in Italia, la formazione sfiora frettolosamente certi aspetti, come quello della relazione e della comunicazione, in altri Paesi europei la selezione dei candidati ha fatto dell’attitudine all’ascolto e dell’empatia, il punto di partenza di ogni percorso di studio per la cura.
Al fine di condividere le competenze, la cooperativa sociale Società Dolce, attraverso l’area Assistenza alla Persona, ha aderito per il terzo anno consecutivo al progetto Erasmus, accogliendo giovani studenti spagnoli del percorso di studi equivalente al nostro per OSS, che in Spagna ha valenza parauniversitaria.
Sara Saltarelli, responsabile dell’Area, spiega: “Quattro stagisti su Bologna e due su Parma si alterneranno per tre mesi nei diversi servizi, osservando e sperimentando il lavoro nei vari aspetti e portando il loro bagaglio culturale. Un’occasione importante e preziosa, sia per coloro che da anni già svolgono l’attività, sia per chi si avvicina con passione alla professione.”
Gli stagisti saranno inseriti in tutti i turni, compresa la notte, in affiancamento ai turnisti e potranno così vivere da vicino situazioni fino ad oggi lette solo sui libri di testo.
Nel piccolo delle residenze e dei centri diurni per anziani, Società Dolce mette in pratica l’idea di un’Europa unita e la funzione di supporto dell’UE, laddove fissa obiettivi comuni e favorisce lo scambio di buone pratiche.