I RISULTATI DELLO STUDY TOUR A DALLAS, USA
I tempi di attesa e i tagli alla sanità pubblica obbligano un numero sempre maggiore di cittadini a ricorrere a servizi e prestazioni private. Risposte veloci e la certezza della continuità di cura, insieme alla comodità di avere un solo interlocutore per l’intero percorso, sono le principali esigenze dell’utente privato.
In Italia, l’idea di una sanità pubblica che si assuma interamente il carico della salute dei cittadini è ancora radicata, a differenza di quanto avviene in altri Paesi occidentali, con una tradizione di forte integrazione tra pubblico e privato, come gli Stati Uniti. Paesi dove da decenni si è sviluppato un libero mercato, con mutue e assicurazioni private, in quanto l’erogazione diretta di servizi sanitari da parte dell’ente pubblico è limitata e non sufficiente.
Un’esperienza interessante, per le best practices, i buoni esempi e le soluzioni innovative, preziose per chi, come Società Dolce, si sta misurando nell’erogazione di servizi sanitari, in particolare riabilitativi.
Ed è questa necessità di conoscere e fare tesoro delle esperienze di chi da tempo lavora in questa direzione, che ha portato oltreoceano la responsabile dell’area Assistenza alla Persona di Società Dolce, Sara Saltarelli ed il coordinatore responsabile area commerciale Davide Vecchi, esattamente in Texas, per partecipare ad uno Study Tour organizzato dal Baylor Scott & White Health di Dallas.
Il network, che raggruppa 48 ospedali, 7 pronto soccorsi, 476 cliniche specialistiche, 30 cliniche chirurgiche, 4 RSA e 24 farmacie, per 5,1 milioni di pazienti all’anno, del nord e del centro del Texas, ha proposto una full immersion nella materia, accolta dal Consorzio Colibrì, che rappresenta a sua volta 13 ospedali e a cui Società Dolce aderisce.
Cosa accomuna due realtà geograficamente lontane miglia di chilometri? “La volontà di prendersi cura al meglio dei pazienti – risponde Saltarelli – rispondendo ai bisogni in modo personalizzato e globale, con anche intuizioni innovative. Sono state giornate intense e proficue di confronto, scoperta, analisi e condivisione, che devono guidare le relazioni col paziente e coi suoi familiari. Abbiamo lavorato sulla qualità delle alleanze e le strategie di salute domiciliare, finalizzate alla continuità di cura.”
Anche Davide Vecchi nel suo report del viaggio, riporta elementi che collocano Società Dolce sulla strada giusta, rispetto agli altri competitors italiani: “Condividiamo i principi dell’attività di branding – spiega – Investiamo nel confort alberghiero, lavoriamo sulla trasmissione di buone modalità di comunicazione e umanizzazione della cura e gestiamo in modo trasparente i risultati. Inoltre, operiamo attraverso procedure, dove ciò significa accuratezza e sensibilizziamo il personale alla responsabilità.”
Una parentesi non fine a se stessa, quella statunitense, che vede impegnata l’area Assistenza alla Persona in un percorso di specializzazione ed acquisizione di alte competenze, insieme al Consorzio Colibrì. Esperienze di eccellenza di Società Dolce, partendo Hospice “Villa Adalgisa” di Ravenna, a Spazio Salute di Bologna, al CRC Casalino di Loiano, che aprono a innovativi percorsi in campo sanitario e riabilitativo, in una rete di partner competenti e prestigiosi.