9 FEBBRAIO: SOCIETÀ DOLCE A MONTECITORIO PER LA RICERCA AUSER SU “DOMICILIARITÀ E RESIDENZIALITÀ”
Società Dolce, attraverso Sara Saltarelli, responsabile Area Assistenza alla Persona di Società Dolce, ha presenziato a Roma, presso la sala Aldo Moro di Montecitorio, alla presentazione dei risultati della ricerca Auser su domiciliarità e residenzialità per le persone anziane, realizzata da Claudio Falasca. Presenti, Susanna Camusso, Segretaria nazionale CGIL, Ivan Pedretti, segretario SPI, un rappresentante della Regione Lazio, il sociologo Andrea Volterrani, il presidente INPS Tito Boeri, il deputato Edoardo Patriarca e come moderatore, il giornalista RAI Giovanni Anversa.
Uno studio che presenta uno spaccato chiarissimo sui cambiamenti sociali nel nostro Paese e sui servizi demografici e assistenziali rivolti agli anziani non autosufficienti, le cui voci sono, per la prima volta, tutte in negativo.
L’immediata evidenza riguarda le differenze tra Nord e Sud, ancora fortemente presenti. Ad essa si aggiungono le inadeguatezze dei servizi domiciliari e residenziali, dovute alle scarse risorse disponibili e la solitudine delle famiglie, costrette ad attingere ai risparmi, a fare debiti, o a vendere la casa di proprietà, per pagare l’assistenza al proprio caro.
Solo 2,5 milioni di anziani ricorrono alla domiciliarità e 278.000 alle 12.200 strutture residenziali del territorio. In queste ultime, l’accesso è drasticamente diminuito (-9,1%), a causa di una forte riduzione dei posti letto, calati del 23% tra il 2009 e il 2013.
A questa realtà, già di per sé allarmante, si aggiunge la riduzione delle pensioni di accompagnamento e della spesa per i servizi sociali.
Nessun dato positivo, quindi? Uno c’è e del tutto inaspettato: di fronte alle difficoltà del servizio pubblico, aumenta il volontariato, che tra il 2009 e il 2013, è cresciuto del 28,1%.
È una popolazione che invecchia, quella italiana, con una previsione di spesa per l’assistenza che nel 2060 arriverà al 3,2% del PIL, contro l’1,9% dello scorso anno.
Di proposte concrete ha parlato Edoardo Patriarca, già presidente del Forum del Terzo Settore e oggi parlamentare PD: “Bisogna sostenere il fondo unico per la non autosufficienza – ha detto – e efficientare e aumentare i servizi di assistenza domiciliare, istituire i registri delle ‘badanti’, aumentare i posti nelle residenze, prevenendo al loro interno comportamenti illeciti. Valorizziamo le professioni sociali, sono le più belle del mondo, dietro di esse ci sta il Paese!”
“La ricerca – ha affermato Enzo Costa, presidente nazionale di Auser – vuole anticipare una riflessione su quello che sarà lo scenario demografico tra qualche anno. L’Italia è già il paese più vecchio d’Europa, con il 21,4% di cittadini over 65 e l’aumento dell’aspettativa di vita impone a tutti, soprattutto alle istituzioni e a noi attori sociali, una risposta, perché la domanda di assistenza cresce. Ci aspetta un grande lavoro e non dobbiamo perdere tempo.”
Società Dolce raccoglie la sfida lanciata da Auser e, partendo dalla lunga esperienza di gestione di servizi domiciliari, residenziali e semiresidenziali, si sta sperimentando e preparando ad allargare la propria offerta, attraverso una crescita del servizio Assistiamo. Un passaggio di qualità, con partner solidi e competenti, quali il Consorzio Colibrì, che ha permesso l’offerta di interventi sanitari e riabilitativi, in aggiunta a quelli assistenziali.
“Promuoviamo l’invecchiamento attivo – ha detto Saltarelli – anche attraverso adesione a reti come “Datti una Mossa”, promossa dall’ASL di Bologna, o i laboratori condotti dagli anziani e pratichiamo da tempo un modello di strutture aperte h24, solidali e luoghi di aggregazione per il territorio. Resta da lavorare sull’accessibilità economica ai servizi, che vorremmo estendere a più persone possibile e questo è un percorso che dobbiamo fare insieme alle istituzioni.”