La composizione di genere dei flussi migratori in Italia, evidenzia un aumento di presenza femminile, proveniente soprattutto dall’Africa. Un continente dove il 70% della popolazione vive in remote zone rurali e la bicicletta rappresenta il principale mezzo di trasporto.
Lo sanno bene, le donne migranti ospiti di Casa Dunya, a Ravenna, che nel loro percorso d’integrazione avviato dagli educatori della cooperativa sociale Società Dolce, saranno facilitate a muoversi in città, grazie ad una donazione di biciclette.
“Donne a ruota libera” è l’idea nata a quattro mani, tra Casa Dunya e la Casa delle Donne, presentata all’interno dell’iniziativa “Adotta un progetto” e scelta dall’ex farmacista Andrea Frontali, un comune cittadino, che ha voluto commemorare così la moglie purtroppo scomparsa.
Le bici che arriveranno alle due Case di accoglienza per donne richiedenti asilo, Casa Dunya e Casa Maria, gestite da Società Dolce a Ravenna, saranno sei, usate e ricostruite da Riciclofficina. Non solo mezzo di locomozione preferito e di apertura al territorio, ma anche occasione lavorativa per tre ragazze, che parteciperanno ad un percorso formativo per la riparazione di biciclette. E, per chi in bici ancora non sa andare, ci saranno lezioni di pedalata e di segnaletica.
La consegna delle bici sarà pubblica e si terrà il 27 febbraio alle ore 10.30, presso Riciclofficina, in via Grado, a Ravenna, alla presenza dell’assessore comunale alle Politiche Sociali e Immigrazione, Valentina Morigi, del benefattore Andrea Frontali, di Ionne Guerrini, della Casa delle Donne e di Stella Coppola, responsabile Area Centro di Società Dolce.