L’assemblea dei soci della cooperativa sociale Società Dolce il 5 luglio 2021 ha approvato il Bilancio d’Esercizio al 31 dicembre 2020, rinnovando la fiducia al presidente, Pietro Segata, e alla vicepresidente, Carla Ferrero, per il prossimo triennio (2021/2023).
Anche quest’anno, nonostante il Covid-19, il bilancio di Società Dolce chiude con un risultato positivo di + 462.431 euro dopo le imposte e un valore della produzione di 91.539.867 euro, cifra che si discosta del – 12,3% dall’importo dell’anno precedente.
La contingenza appena descritta non ha comunque impedito alla cooperativa di dare corso alla piena applicazione del rinnovo del CCNL di settore per il triennio 2017/2019 e ha accelerato l’attività, già da noi intrapresa dal secondo semestre 2018, di consolidamento delle nostre passività, anche grazie allo straordinario intervento dello Stato con le moratorie e sulle garanzie, e di rafforzamento del nostro patrimonio, valorizzando il compendio immobiliare della sede e il marchio “Società Dolce”.
Sembra che la pandemia abbia esaltato i punti di forza della cooperativa, come sottolinea soddisfatto il presidente, Pietro Segata: “Di fronte alle condizioni imprevedibili e avverse del Covid, il nostro piano strategico è stato rapidamente rivisto, sfruttando al meglio gli straordinari aiuti di Stato, progettando, qualificando e gestendo molteplici attività, con risposte di welfare convincenti, adeguate e quasi uniche. Nel prossimo futuro Società Dolce rimarrà stabilmente tra le prime dieci realtà di settore del Movimento cooperativo in Italia e ha un notevole e ulteriore margine di miglioramento.”
Nel 2020 la cooperativa ha partecipato a 29 procedure di gare di appalto, di cui 16 per conferma di servizi già gestiti e 13 per l’acquisizione di nuovi clienti, con un totale di appalti vinti pari a 23. Una percentuale di successo pari al 79% ed un portafoglio contratti per gli anni venturi di 24.466.594 euro.
I maggiori ricavi sono legati alla gestione di servizi per anziani e disabili e a quelli rivolti all’infanzia, ma c’è da sottolineare l’intuizione di aprire al mercato privato nidi, residenze e servizi per anziani, per compensare le difficoltà dalla committenza pubblica che, salvo colpi di scena, hanno assunto carattere endemico e duraturo.
I numeri parlano chiaro: la cooperativa ha continuato a crescere e al 31 dicembre 2020 contava 3.512 occupati, contro le 3.285 unità del 2019, con un saldo positivo del + 6,9%, nonostante la crisi portata dalla pandemia. L’86,4% sono donne (3.035 unità) e il restante 13,6% uomini (477 unità), con una percentuale stabile di stranieri, pari al 15%, e la maggior parte dei lavoratori ha tra i 35 e i 55 anni (53,2%).
Il rapporto dei contratti a tempo indeterminato sul totale sono pari all’85,1% e la Cooperativa ha stabilizzato nell’anno ulteriori 100 lavoratori (il 73% under 36) e ha assunto a tempo indeterminato ulteriori 246 lavoratori.
In totale, nel corso del 2020, le ore lavorate sono state 3.335.588. Il personale in staff ha fatto ricorso a 19.920 ore di lavoro agile, ovvero l’80,4% del totale, con particolare utilizzo da parte delle persone fragili e quindi più esposte alla pandemia da Covid-19, o persone con figli minori a casa.
Inoltre, a causa dell’interruzione o riduzione dell’attività lavorativa dovuta ai lockdown locali e nazionali, è stato fatto ampiamente ricorso al Fondo di Integrazione Salariale (FIS) per un totale di 638.329 ore.
Società Dolce anche nel 2020 ha dato la possibilità a 90 studenti di venti università, trenta Istituti tecnici o professionali e quaranta diversi enti formativi accreditati, di svolgere “tirocini curriculari”, mentre gli inserimenti riabilitativi e le borse lavoro sono stati 14.
Inoltre, sono stati presentati quattro progetti di Servizio civile universale in Emilia Romagna e concesse 7.384 ore di Diritto allo Studio.
Considerevole anche la formazione sulle misure a tutela della salute su tematiche legate alla pandemia da Covid-19, erogata a 2.100 lavoratori, attraverso 9.198 ore complessive.
Molte le misure in materia di welfare per le lavoratrici e lavoratori: dalla possibilità di aderire a Previdenza Cooperativa con un versamento da parte di Società Dolce pari alla percentuale versata dal socio, nel limite massimo del 3%, all’integrazione maternità obbligatoria sino al 100%, al congedo matrimoniale, anche alle unioni civili tra persone dello stesso sesso, all’iniziativa ferie sospese, per la cessione di ferie ed ex festività ad altri.
Grande attenzione è stata data all’ambiente, in particolare allo smaltimento dei rifiuti, differenziati in base alla tipologia, alla pericolosità e alla possibilità di recupero, e al contenimento dei consumi energetici nei servizi da noi condotti e al contributo dato alla start up Welfare Efficiency Società Dolce Emilia Romagna Srl, in collaborazione con Infinity Hub Spa di Rovereto, per raccogliere equity (crowdfunding), in una dimensione di economia circolare, per decarbonizzare alcune strutture e promuovere l’utilizzo di energie rinnovabili nelle attività di welfare proposte dal Terzo Settore.
Infine, il Covid non ha fermato nemmeno la progettazione, attraverso la quale 80 famiglie sono state aiutate col progetto sperimentale per il contrasto della povertà educativa “Ali per il Futuro”, finanziato dall’Impresa Sociale “Con I Bambini” per 2,5 milioni di euro e “Rapporti Corti”, modello di intervento socio-educativo a favore di minori dai 3 ai 14 anni e dei loro nuclei familiari che vivono in condizione di fragilità e svantaggio sociale e che risiedono nei caseggiati di edilizia popolare nella prima periferia di Bologna con il più elevato indice di fragilità economica e sociale della città di Bologna.