di Sara Saltarelli, Responsabile Area Assistenza alla persona, Cooperativa sociale Società Dolce
La realtà delle strutture di accoglienza per persone anziane fino a poco tempo fa era varia e spesso in competizione: ognuna un mondo a sé, con proprie regole e abitudini, valori e obiettivi tra i più diversi.
Poi è arrivato l’accreditamento e con esso il bisogno di capire, di confrontarsi, di fare squadra e di conoscersi. Intorno a quel primo tavolo, i gestori hanno imparato che i problemi e le necessità erano gli stessi, ma anche che una proposta concertata ha un peso ben diverso dall’idea di ciascuno.
A questo è servito il network: a capire e, capendo, a costruire proposte e a crescere. Prima è stata la normativa, nella comprensione del testo e delle intenzioni del legislatore, poi i singoli punti, infine la destinazione dei fondi e delle idee e un solo importante obiettivo: il benessere della persona anziana che ospitiamo nei nostri servizi.
Partecipare al network ha significato crescere e allargare i propri orizzonti, tessere una rete che ci lega tutti e ci sostiene, anche quando ci muoviamo in un mare in tempesta e pieno di incognite. Ha voluto dire, ascoltando le esperienze degli altri, “ma guarda che bello, che idea che hanno avuto con questo progetto!” e pensare di farne una ricchezza anche per sé. Che non è un copiare, non è un sottrarre, ma è un aggiungere, un arricchire, perché le cose belle del nostro lavoro, i lati positivi e felici, toccano le persone di cui ci prendiamo cura e più ne raggiungono, più quella singola esperienza felice cresce e si allarga, accendendo i nostri servizi di serenità e benessere.
Pubblicato da Mosaico News – periodico di informazione dell’ASP Giovanni XXIII – n°2-2013
PUBBLICATO IL 15/07/2013