Presso la Comunità Alloggio per Disabili “La casa degli alberi” di Gavello (RO), di prossima apertura, già da alcuni mesi Carlotta e Giuseppe, asini mamma e figlio, vivono in un recinto di 600 mq con box e mangiatoia coperta, all’interno del parco che circonda e incornicia la Comunità.
Per Monica Mainardi, coordinatrice de “La casa degli alberi” la scelta degli asini, in realtà, prima che una scelta terapeutica o meglio co-terapeutica – onoterapia -, è una scelta antica, di pancia e di memorie legate al valore della terra e della vita rurale. “Mio nonno oltre a mucche, oche e conigli aveva un ’musso’ ed io lo ricordo come un compagno dolce e mansueto. Oggi l’asino è stato riscoperto come mediatore nelle relazioni proprio per le sue caratteristiche, dotato di intelligenza, sensibilità, dolcezza e soprattutto calma”.
Molte ricerche, che si sono succedute in questi ultimi anni, dimostrano anche scientificamente che il relazionarsi con gli animali domestici, il prendersi cura di loro migliora alcuni parametri medici: diminuzione della pressione arteriosa, aumento del tono dell’umore e delle difese immunitarie, maggior controllo degli stati d’ansia.
La Casa degli alberi è oggi censita come centro di referenza nazionale per la pet therapy e in particolare per l’onoterapia.
PUBBLICATO IL 10/10/2014