I RACCONTI DEGLI ANZIANI RACCOLTI IN UN BREVE VIDEO DA TRE STUDENTESSE LICEALI
Ci sono storie che non devono essere dimenticate, perché raccontano da dove veniamo, la città dove abitiamo e anche chi siamo.
Venerdì, 2 dicembre 2016, presso la sede di Società Dolce, è stato proiettato il breve video (10’) realizzato da tre studentesse, Michelle Coleman, Ilaria Giovannini e Micol Di Menna, all’interno del progetto di Servizio civile Minori.
Erano presenti le tre autrici, il presidente di Società Dolce, Pietro Segata, il responsabile delle risorse umane, Pietro Ravagli, il presidente del Coordinamento provinciale Enti di Servizio civile, Fabio Cavicchi, la dirigente del liceo “Arcangeli”, Maria Cristina Casali, una rappresentante del liceo “Galvani” e gli anziani intervistati, mentre la vicepresidente della Regione Emilia Romagna, Elisabetta Gualmini ha inviato un saluto scritto.
Le tre studentesse, due della sezione “Audiovisivo e Multimediale” del liceo artistico “Arcangeli” e una del liceo “Galvani”, hanno realizzato “Una storia da non dimenticare”, raccogliendo i racconti di sei persone tra i 96 e i 103 anni, ospiti di Villa Paola, casa residenza anziani gestita da Società Dolce.
Il tema: la Bologna di ieri, la Bologna di oggi. È emerso così che la vita della città si svolgeva tra Piazza Maggiore e via d’Azeglio, dove si andava a cercare “moroso”, che il solo divertimento e forse l’unica occasione di socializzazione dei giovani di allora era il ballo, che la sala da ballo più bella era alla Montagnola, che ai giardini Margherita c’era la gabbia dei leoni. Che durante la guerra le fucilazioni di civili avvenivano ogni giorno, al Poligono di tiro fuori porta San Felice, che le donne lasciavano i bambini intere giornate in rifugi di fortuna costruiti con le balle di paglia fuori dalle case, per paura dei bombardamenti. Poi la fame e il freddo, pranzi e cene con un pezzo di pane duro e un po’ di latte e il forte legame dei nostri anziani per la bicicletta.
Unico mezzo di trasporto della loro epoca, simbolo di indipendenza, è il mezzo col quale Michelle, Micol e Ilaria hanno accompagnato gli intervistati nei luoghi della loro memoria. Grazie all’associazione “In bici senza età” e alle loro biciclette speciali, attrezzate per il trasporto, le ragazze e gli anziani hanno rivisto insieme le vie e le piazze raccontate, con molta emozione e nostalgia.
“Un’esperienza bellissima – dicono Michelle Coleman e Ilaria Giovannini, 17 anni – perché rileggere Bologna attraverso i racconti degli anziani, ci ha permesso di conoscerla da un punto di vista che non avremmo mai conosciuto”.
D’accordo anche Micol Di Menna, 16 anni, per la quale “l’emozione delle persone che ci hanno accompagnate in questo viaggio, mi ha avvicinata ad una realtà che non conoscevo e che porterò ogni giorno nel ricordo”.
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PUBBLICATO IL 07/12/2016