La IV edizione del Social Trekking per giovani amputati, organizzata da Società Dolce e Ottobock, si è conclusa ieri, sabato 6 maggio, con la salita al monte Bibele. Al Centro per la riabilitazione al cammino “Casalino” di Loiano sono arrivati una ventina di ragazzi e ragazze da tutta Italia: Calabria, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Valle d’Aosta Liguria, Veneto, accolti da Sara Saltarelli, responsabile
dell’Area non autosufficienza di Società Dolce, da Alberto Rocca, vicesindaco del Comune di Loiano e da Giulia Celsa Naldi, assessora alle Politiche sociali.
A guidarli, in questa emozionante esperienza, Roberto Bruzzone, giovane amputato con alle spalle traversate del deserto della Namibia e scalate del Gran Paradiso, noto come “il camminatore con la gamba in spalla” e ideatore dell’evento. L’addestramento della protesi su sentieri e percorsi impervi, seguiti da un fisioterapista e dal tecnico ortopedico, non ha come solo obbiettivo il raggiungimento di performance elevate, ma vuole restituire sicurezza e autostima. Attraverso una possibilità, che molti portatori di protesi credevano perduta, come tornare ad arrampicarsi, percorrere chilometri su tracciati sconnessi, con salite e discese dalle pendenze importanti, si riabilitano camminata, mente e spirito. Pietro Segata, presidente di Società Dolce, spiega: “La nostra esperienza sulla disabilità ha dimostrato come il miglior recupero sia quello accompagnato dall’autostima e dal porsi obiettivi anche ambiziosi da raggiungere. Il trekking rappresenta non solo una prova, ma simbolicamente l’arrivo alla vetta, il
raggiungimento di un traguardo.” Il Social Trekking vuole essere un assaggio del più ambizioso progetto di avvio allo sport per giovani con disabilità, che propone Casalino come riferimento nazionale per settimane di avvicinamento alle discipline paralimpiche. Perché, come ci ricorda Bruzzone: “Lo sport avvicina agli altri, dà fiducia in se stessi e ci migliora: ogni obbiettivo raggiunto, ogni successo è una crescita personale, così come ogni sconfitta diventa una sfida a non mollare e a lavorare per migliorare”.
PUBBLICATO IL 07/05/2017