Una festa tra donne ha visto protagoniste giovani e anziane di diversi continenti, che si sono incontrate al Centro “Giusti” di Pianoro il 20 maggio 2017, gestito da Società Dolce, in collaborazione coi servizi sociali e l’assessorato Cultura e Immigrazione del Comune di Pianoro, per dimostrare che la contaminazione tra culture è possibile e arricchisce.
Dal the arabo preparato dalle donne maghrebine, provenienti da Marocco, Tunisia, Algeria, alla torta “pinza” delle signore pianoresi, fino ai pasticcini salati delle badanti di Moldavia e Ucraina e alle bevande dell’Equador, l’ottimo buffet è stato uno squisito contorno a danze sudamericane, balli di liscio e danze del ventre.
Spazio anche ai bambini, con giochi proposti dalle animatrici, per lasciare alle mamme tempo per parlare e fare nuove amicizie.
“Non è scontato che le donne di cultura islamica partecipino ad eventi organizzati fuori dalla loro comunità di appartenenza – spiega Andreina Cavazza, animatrice del centro socioculturale – ma anche nelle famiglie più tradizionaliste c’è attesa per questi eventi, sapendo che sono momenti protetti, riservati alle donne e ai bambini, dove poter far festa senza infrangere regole religiose, o consuetudini culturali. Un primo passo verso l’accoglienza, che va sostenuto”, dichiara.
Pianoro non è nuova a queste esperienze ed ospita una numerosa comunità di cittadini stranieri, giunta ormai alla seconda generazione. L’integrazione è considerata necessaria per non creare fratture tra genitori e figli, tra italiani e non. Per questo, istituzioni e volontariato lavorano molto sulla conoscenza e la diffusione delle culture.
Quando una donna migrante prende la cittadinanza italiana, il Comune e il Centro “Giusti” preparano una festa, per farla sentire a casa e sottolineare che questo è il suo Paese. Un esempio virtuoso di collaborazione tra pubblico e privato, in rete con diverse realtà del territorio.
PUBBLICATO IL 27/05/2017