Davanti ad una tazza di the, operatrici e migranti di Casa Dunya, struttura di accoglienza di Società Dolce, che a Ravenna ospita venti donne provenienti dall’Africa Sub-Sahariana, hanno dato il benvenuto all’europarlamentare Cécile Kyenge, in visita al servizio.
Nel 2016, 18.594 donne hanno chiesto asilo in Italia, provenienti soprattutto dall’Africa Sub-Sahariana, vittime di sfruttamento, violenze, tratta, gravidanze e discriminazione, fuggite da guerre, povertà, calamità, che lungo il viaggio hanno trovato inferni peggiori della povertà lasciatasi alle spalle.
“Sono donne con storie terribili – ha spiegato Stella Coppola, coordinatore responsabile di Società Dolce – approdate dopo avere attraversato deserto e mare, subendo traumi importanti. Ognuna di loro ha una storia diversa e va aiutata in modo differente. Per questo personalizziamo gli interventi, valorizzando le competenze e le attitudini.”
Cécile Kyenge, impegnata nel sensibilizzare e promuovere l’inclusione e l’accoglienza, ha molto apprezzato il lavoro presentato dalle operatrici: “La parola chiave è dignità. Il focus dell’attività della cooperativa è posto sull’essere umano, particolarmente su gruppi ristretti di donne, vittime di atteggiamenti di degrado da parte dei trafficanti. Per queste donne, Società Dolce concepisce e attua progetti di ricostruzione della loro dignità, attraverso azioni pluridimensionali e le riaccompagna verso l’autonomia, condizione sine qua non per la loro felicità.”
Assistenza per la richiesta di asilo, visite e cure mediche, corsi di lingua, formazione professionale, sono solo alcuni dei servizi pensati per le ospiti di Casa Dunya: “L’apertura al territorio è la chiave di tutto – spiega Soheila Soflai Sohee, coordinatrice area Integrazione di Società Dolce – e noi favoriamo l’incontro con associazioni di donne, col volontariato e il vicinato, per favorire una vera inclusione”.
PUBBLICATO IL 28/09/2018