Nell’ambito dei lavori della 7° Commissione del Senato della Repubblica sulla Istruzione pubblica, mercoledì 13 marzo 2019 si è tenuta un’audizione dell’Associazione internazionale pedagogisti educatori (AINSPED) e dell’Associazione generale cooperative italiane (AGCI) sul tema della ridefinizione dei profili e degli ambiti occupazionali delle figure di educatori e pedagogisti. In rappresentanza di AGCI erano presenti Sarah Chiusano, Responsabile Settore Cooperazione AGCI Lombardia, e Caterina Segata, Responsabile Settore Educativo-scolastico AGCI Emilia Romagna nonchè Responsabile Area Sede Infanzia Società Dolce.
Partendo dal definire i servizi alla persona quale base dell’attività propria della cooperazione sociale, variegati e complessi ma di fatto “uniti dalla necessità di garantire assistenza e sostegno alle persone che per età, condizioni di salute fisica o mentale oppure altri svantaggi di natura socio economica”, nel suo intervento Caterina Segata ha sottolineato il ruolo dell’educatore che “indipendentemente dagli aggettivi che vogliamo aggiungere, opera sempre accompagnando per un periodo persone che hanno la necessità di essere aiutato: leggendo i bisogni, individuando gli obiettivi possibili, progettando le azioni e attivando le risorse possibili individuali e di contesto. E’ figura ponte per eccellenza nell’ambito delle politiche sociali e quindi dei servizi alla persona.”
L’evoluzione delle politiche sociali sia a livello nazionale/internazionale sia a livello regionale di fatto “richiamano alla necessità di non settorializzare gli interventi e di convergere sulla capacità di agire in modo integrato e sincrono su progetti di accompagnamento ed emancipazione per le fasce deboli. Tutti i professionisti del continuum tra settore sanitario-sociale-educativo-scolastico vivono la necessità di ampliare lo sguardo e interconnettere competenze ed esperienze per saper affrontare il loro proprio lavoro. E tutti i professionisti che operano con le persone e a favore delle persone devono poter accedere a percorsi di formazione continua, oltre il percorso di formazione universitaria, al fine di mantenere sempre aggiornato il proprio bagaglio di competenze e trovare gli spazi di rielaborazione delle fatiche che la professione porta con sé nel tempo.”
Nell’ambito della ridefinizione dei profili e degli ambiti occupazionali di educatori e pedagogisti, Caterina Segata ha concluso il suo intervendo fornendo alla Commissione una serie di spunti di riflessione, in particolare sulla regolamentazione vigente in merito alla qualifica di pedagogista ed alla riqualifica (o riconoscimento) dell’esperienza pregressa per gli educatori e sull’attuale differenziazione tra i diversi percorsi di Laurea per accedere al lavoro nei servizi educativi.
Guarda l’intervento di Caterina Segata su Senato WebTV (dal min. 36 circa)
PUBBLICATO IL 15/03/2019