Un anno fa, Bologna ospitava 100 innovatori sociali dell’Emilia Romagna, tra imprese, enti del Terzo Settore, centri e laboratori di ricerca e innovazione e associazioni di rappresentanza, per parlare di bisogni del territorio e opportunità. Lo scopo? Confrontarsi coi policy makers, con chi costruisce le politiche di governo locale e concertare insieme percorsi e risposte.
I risultati dell’incontro sono arrivati anche oltre confine, nelle sedi istituzionali europee e all’estero, accolte con grande interesse, ormai pronti per il passaggio successivo: capire come l’economia sociale e l’ecosistema d’innovazione della nostra regione possano lavorare insieme, per rispondere alle sfide sociali del futuro.
Un aiuto arriva dall’Europa, con linee di azione per la definizione delle politiche sull’innovazione sociale in Regione. Se n’è parlato di recente all’incontro “Comunità d’impatto. Nuove forme di innovazione per l’economia sociale”, dove sono state presentate e discusse le possibili proposte e gli strumenti per sostenerle.
All’evento hanno partecipato Morena Diazzi, direttore generale Economia della conoscenza, del lavoro e dell’impresa della Regione Emilia Romagna, Guido Caselli, Unioncamere ER, Kristian Mancinone di Art-Er ed è stato presentato il caso studio di Società Dolce, attraverso l’intervento di Pietro Ravagli, responsabile HR e Sistemi informativi della cooperativa. Un intervento molto apprezzato, perché testimonia l’applicabilità di percorsi di interazione e “contaminazione” tra soggetti diversi e apparentemente lontani (cooperativa, servizi, università, giovani, industrie, imprese, istituzioni), per individuare i bisogni complessi e in continuo cambiamento di utenti fragili, operatori e spazi, proponendo infine soluzioni innovative e concrete.
A seguire, una tavola rotonda con Federico Amico del Forum Terzo Settore, Francesca Bergamini, Formazione RER, Paolo Cavicchioli, presidente Fondazione Cassa Risparmi di Modena, Silvano Bertini, responsabile del Servizio Ricerca e Innovazione RER.
La chiusura è stata affidata all’assessora alle Attività Produttive, Palma Costi, con un’apertura verso il futuro e la volontà di continuare il cammino intrapreso, dove l’innovazione e la rete tra soggetti dell’economia sociale e imprese è un’efficace risposta.
PUBBLICATO IL 04/11/2019