ALZHEIMER: COME VIVERLO. GLI INCONTRI ALL’ISOLA CAFFÈ DI MARZABOTTO
Si chiama “Isola Caffè” ed è la nuova opportunità per il territorio di Porretta. Un luogo informale, d’incontro, formazione e confronto, dove conoscere e parlare di Alzheimer, presso uno dei locali della Casa residenza anziani “Casa degli Etruschi”, di Marzabotto.
Nel 2015, nel mondo si contavano 46,8 milioni di persone affette da una forma di demenza, oltre la metà diagnosticata come Alzheimer. Una cifra destinata a raddoppiare ogni 20 anni, considerato che ogni 3,2 secondi viene riconosciuto un nuovo caso e che impatta fortemente sull’economia: dai 604 miliardi di dollari di cinque anni fa, oggi se ne spendono 818, il 50% dei quali per l’assistenza formale e informale.
In Italia, le persone con demenza sono 1.241.000 e raddoppieranno nel 2030.
Quando si parla di Alzheimer, si toccano situazioni di grande sofferenza e isolamento. La perdita di memoria e di competenze di una persona, che nella vita ha dimostrato capacità e ha ricoperto ruoli attivi, non isola solo chi ne è affetto, ma anche la famiglia, che per paura, vergogna e a volte ignoranza, si chiude a fronteggiare una malattia dalle tante facce.
A “Isola Caffè”, davanti ad una merenda con dolci e bevande, si può parlare liberamente e senza paure, in un clima familiare che favorisca l’ascolto, riduca la solitudine delle famiglie e fornisca ai caregivers, informazioni corrette sulla demenza e la gestione domiciliare dell’anziano fragile.
Il progetto vuole sostenere i familiari dei pazienti e consentire loro di socializzare e ricevere il consulto di esperti, garantendo al contempo un’attività per la persona affetta da Alzheimer, stimolata al mantenimento delle capacità cognitive, manuali e relazionali.
Gli incontri sono condotti da personale specializzato e si svolgono presso “Casa degli Etruschi”, dalle ore 15 alle 17, il secondo mercoledì del mese, con due gruppi distinti: i caregivers, che sono supportati da psicologo e geriatra e gli anziani affetti da demenza, che trascorrono il tempo col fisioterapista, l’animatore, o un assistente domiciliare.
Lo spazio sociale dedicato a questi pazienti e alle loro famiglie, quindi, fornisce supporto a coloro che condividono la malattia e le quotidiane difficoltà personali e gestionali.
Nato a seguito di un accordo tra l’ASL del distretto di Porretta e Società Dolce, intende valorizzare e tutelare le persone anziane e dare attuazione alla DGR n. 1206 del 30/07/2007, che individua i “Caffè Alzheimer” quali forme di intervento di supporto educativo, emotivo e psicologico, a favore di persone affette da demenza senile e dei loro familiari. Lo scopo? Restare il più a lungo possibile nella propria casa, circondati da un ambiente conosciuto e dagli affetti di sempre.
PUBBLICATO IL 10/10/2016