Nata nel 1949, una laurea in Dams, proprio all’università ho fatto la mia prima esperienza cooperativa. Con una decina di giovani ho costituito Archea, piccola realtà per la gestione di servizi dell’allora Opera universitaria. Perso l’appalto, l’avventura si concluse. Ci licenziammo tutti, ma tenemmo viva la cooperativa, affinché si potessero reperire altri lavori. Eravamo giovani, ma con responsabilità, alcuni di noi avevano già famiglia. Io ero la presidente, avevo avuto i miei primi rapporti con Legacoop ed ebbi da loro l’offerta di assunzione come quadro. Sono stata responsabile degli affari generali, della formazione, del monitoraggio e controllo, della responsabilità sociale. Allora non si chiamavano aree, ma politiche e le ho percorse tutte. Negli ultimi anni della mia carriera mi sono occupata di welfare, quindi di cooperative sociali.
Al di fuori di Legacoop, ho ricoperto anche altri incarichi per l’ente pubblico: presidente per undici anni della Fondazione “Benni” e di “Casa Damiani”, una RSA di Castenaso, poi vicepresidente della RSA di Budrio e consigliera del Giovanni XXIII. Esperienze concluse quando accettai il ruolo di responsabile a Legacoop. Oggi sono in pensione e faccio parte del collegio sindacale del Martin Pescatore, di Aldebaran e di IPRASS, oltre ad essere consigliera di Coop Reno.
Feci un bel percorso con le cooperative sociali, quando il dipartimento di Salute mentale di Bologna, istituì il budget di salute. Non più interventi a retta, ma spacchettati sull’abitare, il sociale, il sanitario, per costruire un pacchetto adatto alla persona. Iniziava la personalizzazione del servizio, e con le coop abbiamo lavorato insieme su questa novità. Da lì nacque il consorzio Indaco, cui è seguito l’Arcolaio.
Perché ha accettato di far parte del CdA di Società Dolce?
Oggi che sono pensionata, mi piacerebbe aiutare qualche giovane amministratore a crescere.
Quale pensa che sarà il suo contributo nel CdA?
Al di là dell’esperienza sul welfare, porto le esperienze in altri settori, un ragionamento e uno sguardo eclettico, da altri punti di osservazione.
Cosa fa nel tempo libero?
Leggo, amo la Mazzucco e Camilleri, faccio giardinaggio nella mia casetta sull’Appennino e la nonna di tre meravigliosi nipoti.
PUBBLICATO IL 24/09/2021