“Dall’ascolto dei territori alla condivisione di una riforma” è il sottotitolo del convegno I bambini dell’Emilia-Romagna: ne parliamo tutti insieme organizzato dalla Regione Emilia Romagna venerdì 30 settembre 2016 dalle 14,00 alle 18,30 nella sede dell’Assemblea legislativa (Sala Guido Fanti – viale Aldo Moro, 50). L’obiettivo è un confronto reciproco con tutti i soggetti pubblici e privati attivi nel campo dei servizi per la fascia di età tra 0 e 6 anni in considerazione dei nuovi scenari demografici e sociali e dei nuovi bisogni delle famiglie.
Dopo l’apertura da parte del presidente Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e della vice sindaco Comune di Bologna Marilena Pillati, verrà proiettato il film di Cristiano Governa Bambini si diventa. Gli anni che contano, quando Bologna eccelleva negli asili… e non solo, regia di Riccardo Marchesini. Un viaggio per Bologna (e non solo) sulle tracce delle energie e delle professionalità del mondo dell’infanzia e, in particolare, dei nidi e delle altre strutture educative dedicate ai bambini più piccoli, da zero a tre anni.
Al centro del convegno “I bambini dell’Emilia-Romagna: parliamone tutti insieme” ci sarà proprio l’attuale condizione socio-demografica dei bambini 0-6 anni in Italia e in Emilia-Romagna e le conseguenti ripercussioni sui nuovi bisogni e sulle scelte delle famiglie in ordine alla fruizione dei servizi per l’infanzia. A tale proposito, verranno presentati i risultati di due ricerche commissionate dalla Regione rispettivamente all’Università di Padova e a quella di Modena.
Alle ore 16,30 poi, all’interno della sezione “Dialogo a più voci: cosa si sperimenta nella rete dei servizi educativi?”, interverrà tra gli altri Caterina Segata, Responsabile Area Infanzia della Cooperativa Sociale Società Dolce.
In Emilia-Romagna sono oltre 30 mila i bambini iscritti nelle 1.214 strutture educative (nidi, nidi aziendali, micro-nidi e sezioni primavera) – dati ufficiali anno 2015 – ed è sempre a loro che si rivolge il progetto di legge regionale della Giunta, il cui iter di approvazione si concluderà presumibilmente entro il mese di ottobre. Una legge-cornice, che recepisce le novità introdotte dalla riforma nazionale (legge 107/2015) e che, insieme alla direttiva sull’organizzazione e il funzionamento che la completerà, punta ad andare incontro anche alle esigenze di un mondo del lavoro diverso dal passato, senza arretrare in nessun modo sulla qualità dei servizi erogati. Una necessità, quella di intervenire sull’attuale normativa regionale, del 2000, dettata dalla consapevolezza di quanto siano cambiate in questi ultimi anni le esigenze delle famiglie nelle loro molteplici variabili: da quelle con molti figli a quelle mono-genitoriali, a quelle di immigrati, e alle esigenze dei bambini stessi.
PUBBLICATO IL 15/09/2016