UNA PASSEGGIATA PER NON DIMENTICARE
Tutti, a Marone, ricordano Antonio Formica e non solo perché ha ricoperto incarichi pubblici, da comandante della Polizia Municipale di Provaglio, a consigliere comunale, poi assessore e presidente della Pro loco. Nessuno può dimenticarne l’impegno sociale e la passione, che hanno contribuito a rendere migliore la qualità della vita del territorio.
Attivissimo nell’associazionismo, Formica era amico della RSA e Comunità residenziale “Sorelle Girelli” e aveva a cuore il benessere degli anziani istituzionalizzati: dalla ricerca di volontari per favorire le attività esterne, ai progetti avviati in struttura, fino all’intuizione di valorizzare le formidabili storie degli anziani, trasmettendole ai più giovani, con incontri, uscite e attività, che coinvolgessero i nonni e i bambini, dal nido, alla materna, alle elementari.
Società Dolce, gestore della struttura, ha voluto ricordare il 19 giugno 2017 Formica con una passeggiata sul lungolago e una colazione. “A passo di Formica” ha visto protagonisti i piccoli del nido “Santa Teresina” di Marone, accompagnati dall’educatrice Serena Nichetti e gli ospiti della RSA “Sorelle Girelli”.
Un evento che ha coinvolto diversi attori del territorio, dal Comune di Marone, alla Pro loco, dall’associazione Rota, alla cooperativa Campus, oltre a numerosi volontari.
L’iniziativa fa parte di un progetto culturale più ampio, come spiega Pio Marchetti, coordinatore responsabile di Società Dolce: “Abbiamo voluto chiamare questo percorso di conoscenza tra generazioni “Le due stagioni” e promuovere l’incontro tra bambini e anziani, certi che entrambi abbiano tanto da raccontare. Oggi i nonni sono spesso lontani, o ancora impegnati in attività lavorative e i più piccoli perdono la preziosa esperienza d’imparare storie e abilità che tendono a scomparire”.
Per gli anziani della RSA, cosa significa raccontare storie della vita di un tempo ai bambini? “Vuol dire riscoprire il valore di sé e della propria storia – precisa Giusy Orofino, animatrice della struttura – e ritrovare dignità e competenze. Ma anche per i piccoli che ascoltano, l’esperienza è arricchente: i racconti dei nonni fanno loro scoprire com’erano il mondo e la vita e da dove vengono”.
PUBBLICATO IL 20/06/2017