• Giornata di Prevenzione Ictus Cerebrale

    Domenica 24 Maggio 2015 a Bologna in piazza VIII Agosto dalle ore 10 alle 18 “Giornata di Prevenzione dell’Ictus Cerebrale”, promossa da A.L.I.Ce. Italia Onlus, in occasione del  mese della prevenzione dell’Ictus.

    Sarà distribuito materiale divulgativo e proposto uno screening gratuito, per valutare i fattori di rischio e i fattori di protezione medici e psicologi, presso: Area Biomedica e Area Psicosociale.

    AREA BIOMEDICA
    Vi operano, nel rispetto della privacy, medici specialisti ed infermieri. L’intervento dei professionisti sarà articolato in: valutazione dei fattori di rischio anamnestici (precedenti eventi ischemici cerebrali e familiarità per malattie vascolari); rilevazione di fattori di rischio modicabili con la terapia e/o dieta: pressione arteriosa, frequenza e ritmo cardiaci, colesterolo e glicemia; esecuzione di eco doppler carotidei vertebrale, se rilevato un rischio elevato; indicazioni per un corretto stile di vita, al ne di limitare i rischi; informazioni ai Medici di base sui dati rilevati per eventuali provvedimenti del caso.

    AREA PSICOSOCIALE
    Vi operano gli psicologi dell’associazione, in collaborazione con il Dipartimento di Psicologia dell’Università di Bologna, nel rispetto delle norme sulla privacy. Saranno utilizzati brevi interviste e questionari per individuare: fattori di rischio quali disagio psicologico, eventi negativi stressanti ed isolamento sociale; fattori protettivi quali benessere psicologico e buona qualità di vita.

    Scarica il depliant informativo.

  • Vaccinarsi è un atto di responsabilità

    “Un atto di responsabilità dello Stato nei confronti della popolazione. Un atto di responsabilità del singolo e della singola nei confronti della propria salute e di quella dei propri cari. Ed è un atto di responsabilità di ciascuno nei confronti della collettività. La pandemia potrà essere sconfitta solo se verrà sempre più considerata una questione non individuale ma – appunto – collettiva, dell’intera società….Per la Cgil deve essere assicurata con la massima capillarità e trasparenza una campagna vaccinale che veda il coinvolgimento consapevole dei cittadini e delle cittadine, attraverso un’informazione adeguata e diffusa che renda omogeneo su tutto il territorio nazionale il diritto alla corretta informazione e alla tutela della salute…”

    Scarica il documento della Segreteria della Cgil: “Per la Cgil vaccinarsi è un atto di responsabilità”

  • Il numero di Aprile di Libera Cooperazione

    È online il nuovo numero di Libera Cooperazione, il periodico in rete di AGCI – Associazione Generale Cooperative Italiane. L’editoriale di questo numero di Aprile 2016, dal titolo “Invertire la deriva verso il baratro con l’apporto di tutti”, è firmato dal Presidente Rosario Altieri.

    “Viviamo in un paese che sembra avere smarrito i valori e gli ideali che gli avevano consentito di risorgere dalle ceneri della catastrofe di una guerra affrontata e combattuta dalla parte sbagliata (se mai può esserci una parte giusta in un conflitto armato). Viviamo in un paese che ha gradualmente, ma inesorabilmente, consumato un rapporto di fiducia tra le istituzioni ed i cittadini, determinando uno scollamento mai fatto registrare tra la rappresentanza politica ed il popolo. Viviamo in un paese che sembra avviato verso una deriva dalla quale è sempre più difficile immaginare di ritrarsi agevolmente ed in tempi brevi” – si legge nella riflessione di Altieri. “L’unica verità, che appare evidente, è che il nostro paese, che pure è riuscito in anni difficili ed in condizioni a dir poco disperate ad imboccare la strada maestra del risanamento e dello sviluppo, si trova ripiegato su se stesso, mentre la nostra economia arretra sempre di più rispetto a quelle degli altri paesi, mentre la questione morale fa registrare livelli patologici mai raggiunti nel passato, mentre le istituzioni, che devono rappresentare il baluardo della democrazia, rischiano una crisi di credibilità senza precedenti” – continua il Presidente Altieri. “Occorre che tutti recuperino la massima determinazione nel tentativo di invertire la tendenza verso il baratro. Le istituzioni tornino ad essere servite e non ad essere occupate; i partiti a disegnare un futuro più apprezzabile e le rappresentanze, economiche e sociali, a privilegiare gli interessi generali su quelli di parte!”

  • Seminario regionale sui dati dell’indagine SIRD

    OLTRE L’EMERGENZA: LA DAD TRA INNOVAZIONE ED EQUITÀ
    GLI ESITI DI UNA RICERCA EMPIRICA SUGLI/LLE INSEGNANTI DELL’EMILIA-ROMAGNA

    10 DICEMBRE 2020 – ORE 14
    Cliccare qui per accedere alla stanza virtuale dell’evento (Microsoft Teams)

    Il Gruppo di ricerca SIRD delle Università di Bologna e di Modena-Reggio Emilia invita le associazioni degli/lle insegnanti e i referenti istituzionali della Scuola emiliano-romagnola alla presentazione della ricerca regionale su percezioni e vissuti dei docenti rispetto all’utilizzo della didattica a distanza realizzata nel periodo di lockdown ed emergenza sanitaria della primavera 2020. La presentazione dell’analisi dettagliata dei dati di ricerca, raccolti tramite 3.424 questionari compilati da docenti di ogni ordine e grado, è un’occasione per un confronto prospettico con le istituzioni e le associazioni sull’esperienza della DAD in emergenza per immaginare azioni progettuali e costruttive per la scuola in questo drammatico periodo che il sistema dell’istruzione sta ancora vivendo.

    Interverrà anche Caterina Segata – responsabile Area Infanzia e Servizi Educativi di Società Dolce – in rappresentanza dell’Alleanza delle Cooperative Emilia Romagna, costituita da Agci, Legacoop e Confcooperative.

    Scopri il programma

  • Giornata di prevenzione dell’ictus cerebrale

    Sabato 26 maggio 2018 dalle ore 10,00 alle 13,00 presso la Casa della Salute Navile (via D. Svampa, 8 – Bologna), l’Associazione A.L.I.Ce di Bologna offrirà una giornata di informazione e sensibilizzazione sull’ictus cerebrale e la fibrillazione atriale. I partecipanti avranno la possibilità di confrontarsi con medici, psicologi e volontari e di ricevere preziose informazioni sul tema della prevenzione e dei fattori di rischio, in particolare sugli stili di vita corretti per prevenire tali patologie.

    PROGRAMMA
    AREA BIOMEDICA (a cura di medici professionisti ed infermieri)
    Valutazione dei fattori di rischio anamnestici – Rilevazione di fattori di rischio modificabili con la terapia e/o dieta
    AREA PSICOSOCIALE 
    Brevi questionari e interviste per valutare i fattori di rischio e di protezione legati a disagio o benessere psicologico.

    Per informazioni:
    http://bologna.aliceitalia.org
    info@bologna.aliceitalia.org

    In collaborazione con il Centro Ambulatoriale di Riabilitazione Spazio Salute di Società Dolce, l’Associazione Italiana Donne Medico, il Dipartimento di Psicologia dell’Università di Bologna e con il contributo di Consorzio Colibrì
    Con il Patrocinio di Città Metropolitana di Bologna, AUSL Bologna e AOSP Policlinico S. Orsola-Malpighi.

    Scopri la locandina

  • Nota delle Coop Italiane sullo sciopero

    Nota dell’Alleanza delle Cooperative Italiane sullo sciopero

    Bologna 3 marzo 2016 – «Dispiace l’irrigidimento dei sindacati  su temi che all’avvio della trattativa non erano stati neppure messi in agenda e che in massima parte sono materia del contratto nazionale – commentano Legacoop Bologna, Confcooperative Bologna, Agci Bologna, a proposito dello sciopero di oggi convocato dai sindacati provinciali sull’integrativo delle cooperative sociali – Noi continuiamo a tenere la porta aperta su questioni legate a miglioramenti normativi del contratto che, sebbene scaduto, è ancora a tutti gli effetti attivo e che nell’ultimo anno ha pagato come premio ERT, Elemento Retributivo Territoriale, 650 mila euro ridistribuito tra i lavoratori, il più alto degli ultimi cinque anni. È anche opportuno ricordare che era già stato raggiunto un accordo di massima sulla non applicazione del Jobs Act nei cambi di appalto, che nelle dichiarazioni rilasciate dai sindacalisti in questi giorni viene messo in discussione».
    Le tre associazioni, che danno vita a Alleanza delle Cooperative Italiane, invitano anche «a non dimenticare che il fatturato delle cooperative sociali deriva per circa l’80% da commesse pubbliche ed è condizionato dalle gare dei Comuni, che troppo spesso subiscono tagli economici e da tariffe stabilite in sede regionale, le quali andrebbero adeguate in maniera più consistente di quanto fatto. Dal 2010 in poi, la marginalità delle cooperative sociali è crollata al 2% ma non l’occupazione, che è aumentata anche negli anni della crisi, con l’applicazione del contratto nazionale di lavoro e dell’integrativo provinciale sempre attivo anche quando i capitolati d’appalto hanno riconosciuto solo l’importo del contratto nazionale. Il costo del lavoro rappresenta l’85% delle uscite di bilancio delle cooperative e le cooperative sociali aderenti all’Alleanza delle Cooperative Italiane – Bologna in questi anni hanno rappresentato un argine di legalità al lavoro nero o grigio, molto presente nei servizi alla persona».
    Per le tre centrali cooperative «una revisione del “sistema di welfare”, che comprenda anche un ragionamento sulla sostenibilità economica e sociale di chi fa lo stesso lavoro sia esso dipendente pubblico o di una cooperativa sociale, delle gare che premino ulteriormente la qualità rispetto al costo e basi d’asta condivise su parametri di rispetto dei contratti e dei servizi accreditati (accreditando ad esempio gli Asili Nido), consentirebbe di migliorare i servizi per i cittadini e i salari dei soci lavoratori. Adottare una linea comune fra le parti sociali – concludono le centrali cooperative – potrebbe facilitare tale revisione. Le cooperative sociali, e lo dimostrano i dati dei bilanci, sono i soci e i lavoratori, per questo chiediamo al sindacato di essere al nostro fianco (e non contro) nella battaglia per una piena valorizzazione del lavoro sociale».

  • Formazione

    Lunedì 22 febbraio 2010 dalle ore 18,00 alle ore 20,00 presso il CNA Associazione di Bologna sarà presentato il corso “NEO IMPRESE NEL SOCIALE A SUPPORTO DELLA CONCILIAZIONE” rivolto a chi intende avviare un’attività imprenditoriale nel settore dei servizi per le famiglie (Viale Aldo Moro, 22 Bologna – Sala Conferenze, secondo piano).

    Interverranno:
    CNA Bologna  | Catia Malusardi, Responsabile Politiche Sociali
    Provincia di Bologna  |  Anna del Maugnaio, Dirigente Servizio Politiche Socialie e per la Salute
    Cooperativa Sociale Società Dolce | Sara Saltarelli, Responsabile Area Assistenza alla Persona e Davide Vecchi, ufficio formazione
    Ecipar Bologna |  Annalisa Cappellaro, Responsabile Area per lo sviluppo della piccola e media impresa

    Il corso, organizzato da Ecipar Bologna, si articolerà in due specifici interventi formativi.

      Fase di formazione in aula
    “Attivare servizi di supporto per infanzia ed anziani” (durata: 60 ore)
    Il progetto si propone di implementare le conoscenze dei destinatari creando in loro consapevolezza rispetto ai vincoli ed opportunità legati alla creazione d’impresa con particolare riferimento al contesto sociale educativo. L’obiettivo generale è quello di fornire ai partecipanti gli strumenti e le conoscenze necessarie per impostare e consolidare la propria idea imprenditoriale.
    Moduli
    – Strumenti ed opportunità legislative in ambito sociale ed educativo
    – Dall’idea al progetto d’impresa in ambito socio educativo
    – Strumenti operativi per l’avvio d’impresa

    ■  Fase di consulenza
    “La concretizzazione dell’idea imprenditoriale”
    Al termine della fase d’aula è previsto un percorso di accompagnamento individuale e/o di piccolo gruppo durante il quale verranno presentati strumenti di analisi, diagnostici e gestionali per la messa a punto di un corretto start-up del proprio business. La fase di accompagnamento è pensata per promuovere un percorso di facilitazione alla creazione d’impresa.

    Per informazioni ed iscrizioni:

    ECIPAR BOLOGNA – Giovanna Marchiol
    Formazione per lo sviluppo della piccola impresa  www.eciparbologna.eu
    Via di Corticella, 186 – 40128 – Bologna
    Tel.051 4199718 – Fax: 051 321096 – ecipar.comunicazione@bo.cna.it  

    Scarica il materiale informativo qui 

  • LA PERSONA AFASICA: conoscere per accompagnare

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    La Guida all’Afasia nasce con l’obiettivo di essere un prezioso strumento di lavoro per tutti coloro che quotidianamente forniscono un servizio di diagnosi e cura e come supporto per gli operatori, gli amici e la famiglia della persona afasica. Nella guida si definisce in maniera puntuale cos’è l’afasia, le sue cause, le varie tipologie, le sintomatologie, la gravità e i conseguenti deficit fisici. Si illustrano inoltre le modalità di lavoro e di approccio con il paziente afasico, stabilendo il protocollo di valutazione e spiegando la terminologia della persona afasica, così da poterla conoscere e comprendere.
    L’afasia non è una problematica limitata solo a livello psico-fisico, ma coinvolge tutto l’ambiente contingente, per questo si mostra come facilitare con la comunicazione, il processo di integrazione sociale del paziente con l’ausilio di laboratori didattici e gruppi di discussione e di automutuoaiuto.
    È importante dare continuità al processo di diagnosi e riabilitazione curando la dimensione psichica attraverso un supporto psicologico; si indicano quindi i passi necessari per la rieducazione del linguaggio e si forniscono a operatori e famigliari una serie di consigli su come interagire ed aiutare la persona afasica a parlare e comunicare.
    La guida vuole essere un canale di informazione per sviluppare una cultura condivisa sull’afasia che possa portare al raggiungimento del benessere del paziente attraverso l’accesso ad attività di tipo riabilitativo/psicomotorio; vuole sostenere il lavoro dei familiari e dei care givers, valorizzando il modello terapeutico della domiciliarizzazione dell’assistenza, per consentire all’afasico di mantenere il più a lungo possibile una vita dignitosa ed indipendente.

  • Fare educazione: la bottega del sapere e delle perplessità

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    Se c’è anche una sola possibilità per un educatore di trovare una strategia per andare incontro a un bambino, dobbiamo trovarla.
    Queste parole nascono nel 1982 dal pensiero di una formatrice dell’équipe di un nido d’infanzia della provincia di Parma , parole che per quel tempo hanno significato uno stimolo forte a ripensare il ruolo dell’educatore e a risignificare il valore della relazione educativa al nido.

  • I love my work

    Giovedì 14 febbraio 2013 Apericena all’osteria del Pallone. Un evento in cui il tema “amore” viene declinato e spostato dall’ambito relazionale di coppia all’ambito lavorativo. “Amo il mio lavoro” sarà il motto della serata, tra competenze acquisite, scelte personali e rischio d’impresa, lavoro autonomo e cooperativo.

    I love my work dovrà intensificare la poetica della scelta consapevole e responsabile di un percorso e processo lavorativo che sviluppa competenze, ambiti e ruoli in un’ottica creativa. Si affiancherà all’aperitivo un evento sulle professioni creative, con brevi testimonianze di buone pratiche di imprenditori creativi che hanno fatto della propria passione e delle proprie capacità un mestiere.

    I LOVE ME, so I LOVE  MY WORK.

    La serata, organizzata dall’Associazione Naufragi, si apre alle 19.30 con un aperitivo,
    presentazioni delle buone pratiche guidate dall’attrice comica Clelia Sedda (http://www.donnaclelia.it/)

    musica dal vivo a cura di Roberta Giallo, giovane cantautrice (https://www.facebook.com/roberta.giallo)