• Dolce Futuro: un incontro di orientamento sui percorsi formativi

    DOLCE FUTURO
    Un incontro di orientamento sui percorsi formativi di oggi che apriranno le porte del futuro domani

    Dedicato ai soci e ai loro figli

    La scelta tra i percorsi formativi da intraprendere costituisce un evento carico di aspettative e talvolta di paure sia nei ragazzi coinvolti che nelle loro famiglie: si presenta spesso come un momento critico perché rappresenta il primo passo verso la realizzazione di ciò che vorrà “fare da grande”, ovvero il suo percorso di sviluppo personale e professionale verso la vita adulta.
    Per supportare questa importante scelta è pertanto necessario che si attivino non solo le istituzioni preposte alla formazione ma anche tutti gli attori sociali, così da presentare ai giovani ed alle loro famiglie un ventaglio di percorsi tra cui scegliere. Da questa assunzione di consapevolezza e responsabilità nasce l’idea di Dolce Futuro, un appuntamento gratuito dedicato ai soci di Società Dolce ed ai loro figli che mette insieme specialisti del settore in un pomeriggio di formazione ed orientamento.

    Giovedì 10 novembre 2016 – ore 17,30
    presso Unindustria Bologna,
    Via S. Domenico 4

    PROGRAMMA
    Introduzione e Saluti:
    Pietro Segata, Presidente Cooperativa Sociale Società Dolce

    Relatori:
    Mauro Berantelli, Direttore Risorse Umane Gruppo SACMI
    Isabella Covili Faggioli, Presidente Nazionale AIDP – Associazione Italiana per la Direzione del Personale
    Nereo Tosatto, Responsabile Education e Formazione Area Capitale Umano Unindustria Bologna
    Renzo Colucci, Direttore Seneca

    Moderatore:
    Pietro Ravagli, Responsabile Risorse Umane Cooperativa Sociale Società Dolce

    Conclusioni e dibattito con i partecipanti

    Come arrivare: Unindustria Bologna si trova in centro storico alle spalle di Piazza San Domenico. Da via Castiglione imboccare Vicolo Santa Lucia.
    Per chi arriva in auto: si consiglia di parcheggiare al “Parcheggio Staveco”.

    Scarica l’invito

     

  • Nasce la Commissione Donne e Parita’

    COMUNICATO STAMPA – Giovedì 16 giugno 2016
    A Roma la costituzione ufficiale del nuovo organismo che lavorerà per la promozione di politiche e strumenti per la conciliazione vita/lavoro, il sostegno ai percorsi di carriera al femminile e per l’equilibrio di genere nella governance

    È nata la Commissione Donne e Parità dell’Alleanza Cooperative Italiane, formalmente costituita giovedì 16 giugno 2016 a Roma, presso il Palazzo della Cooperazione di via Torino, momento fondamentale del percorso costitutivo dell’Alleanza delle Cooperative Italiane che considera le politiche per l’equilibrio di genere un driver strategico della nuova organizzazione. Un contributo, quello dell’Alleanza, al superamento del gap sull’occupazione femminile e sul ruolo delle donne che ancora colloca il nostro Paese come fanalino di coda in Europa. E nello stesso tempo l’indicazione di una direzione per la tanto auspicata ripresa della crescita. Le tre Centrali Cooperative che costituiscono l’Alleanza (AGCI, Confcooperative, Legacoop) hanno infatti condiviso l’opportunità di dar vita ad un organismo per le Politiche di genere e di Pari Opportunità,  la Commissione Donne e Parità, con l’obiettivo di valorizzare e sviluppare il lavoro dei tre preesistenti organismi di parità, in due direzioni: la promozione di politiche e strumenti per la conciliazione vita/lavoro, il sostegno ai percorsi di carriera al femminile e per l’equilibrio di genere nella governance.

    Nel mondo dell’Alleanza delle cooperative italiane, le donne rappresentano il 51% delle socie ed il 60% del totale degli occupati. Hanno una buona presenza nei CdA (24,8%) e nei livelli apicali (23,9%) anche se su questo dato influisce sensibilmente la distribuzione per settore economico della cooperazione. Le cooperative sono imprese attente alla conciliazione dei tempi: il 25% hanno attivato o programmato progetti e/o politiche in questo senso. Le imprese cooperative, inoltre, sono spesso lo strumento per la realizzazione di progetti di autoimprenditorialità femminile: sono 10.000 le cooperative femminili, che rappresentano il 30% del totale delle cooperative associate.

    L’Assemblea costituente della Commissione è stata l’occasione per un confronto sul tema del welfare aziendale, tema di grande attualità anche in relazione a quanto previsto dalla Riforma del lavoro. Oggetto di valutazione è stata anche la formula organizzativa prevista in un recente DDL sul lavoro agile o smart work, che appare di particolare interesse per andare incontro alle esigenze di conciliazione delle lavoratrici. Gli interventi di apertura di Mauro Lusetti, Copresidente dell’Alleanza, di Dora Iacobelli che ha assunto il ruolo di Presidente della Commissione Donne e Parità e della Vicepresidente del Senato Valeria Fedeli, sono stati coordinati da Sandra Miotto componente della Commissione, che ha portato anche il saluto del Presidente dell’Alleanza Rosario Alteri, trattenuto da impegni cooperativi fuori dall’Italia. È seguita una Tavola Rotonda dal titolo “Il welfare aziendale è di casa in cooperativa” moderata dalla giornalista Mia Ceran, con gli interventi del Ministro del lavoro Giuliano Poletti e della parlamentare europea Alessia Mosca (videomessaggi), della Coordinatrice degli interventi per la Parità e le Pari Opportunità Dipartimento PO Presidenza del Consiglio Monica Parrella, del Prof. Emmanuele Pavolini dell’Università di Macerata, di Anna Manca, della Commissione Donne e Parità Alleanza, di Mauro Lusetti, Copresidente dell’Alleanza.

    Leggi la Rassegna Stampa

  • Stage per studenti Erasmus in Società Dolce

    Il lavoro di cura, fino a qualche anno fa affidato al buon cuore e all’improvvisazione e affinato dall’esperienza, si è andato sempre più professionalizzando, attraverso l’acquisizione di competenze e strumenti.
    Oggi, l’operatore socio sanitario è l’elemento che fa la differenza del servizio e su cui poggia il benessere delle persone fragili che gli sono affidate. Se in Italia, la formazione sfiora frettolosamente certi aspetti, come quello della relazione e della comunicazione, in altri Paesi europei la selezione dei candidati ha fatto dell’attitudine all’ascolto e dell’empatia, il punto di partenza di ogni percorso di studio per la cura.
    Al fine di condividere le competenze, la cooperativa sociale Società Dolce, attraverso l’area Assistenza alla Persona, ha aderito per il terzo anno consecutivo al progetto Erasmus, accogliendo giovani studenti spagnoli del percorso di studi equivalente al nostro per OSS, che in Spagna ha valenza parauniversitaria.
    Sara Saltarelli, responsabile dell’Area, spiega: “Quattro stagisti su Bologna e due su Parma si alterneranno per tre mesi nei diversi servizi, osservando e sperimentando il lavoro nei vari aspetti e portando il loro bagaglio culturale. Un’occasione importante e preziosa, sia per coloro che da anni già svolgono l’attività, sia per chi si avvicina con passione alla professione.”
    Gli stagisti saranno inseriti in tutti i turni, compresa la notte, in affiancamento ai turnisti e potranno così vivere da vicino situazioni fino ad oggi lette solo sui libri di testo.
    Nel piccolo delle residenze e dei centri diurni per anziani, Società Dolce mette in pratica l’idea di un’Europa unita e la funzione di supporto dell’UE, laddove fissa obiettivi comuni e favorisce lo scambio di buone pratiche.

     

  • Meeting Professioni Socio Sanitarie

    Il 4 e 5 aprile 2013 si svolgerà a Piacenza Expo la prima edizione del Meeting delle Professioni Socio Sanitarie, un evento organizzato dall’Associazione Nazionale Operatori Sociali e Sociosanitari dedicato ai problemi della formazione del personale sociosanitario con particolare riferimento alla motivazione e all’integrazione professionale.
    Il Meeting delle Professioni Sociosanitarie offrirà un ricco palinsesto convegnistico e seminariale rivolto a chi si occupa di assistenza e un’area espositiva allestita per presentare alcune delle attrezzature più all’avanguardia nel settore.

    Si segnala il convegno organizzato da ANASTE NAZIONALE che si terrà il 5 aprile 2013 alle ore 9,00 presso la fiera di Piacenza:

    “SINERGIE E COOPERAZIONE NEL SOCIOSANITARIO”

    Saluto e introduzione dell’Assessore al Nuovo Welfare e sostegno alle Famiglie di Piacenza, Giovanna Palladini

    Alberto De Santis – Presidente Anaste Nazionale
    Introduzione e panoramica sul settore sociosanitario quale motore di sviluppo economico
    Damiano Mantovani  Presidente Ansdipp Nazionale
    Per una politica della alleanze fra soggetti
    Luca Degani – Vice Presidente Uneba Lombardia
    L’evoluzione del sistema delle risorse per la Itc. Nuova programmazione pubblica e finanziamento privato istituzionale (fondi integrativi ed assicurazioni sanitarie)
    Alfonso Galbusera – Direttore Generale Asp Giovanni XXIII Bologna
    L’insostenibile leggerezza del welfare nel 2013
    Pietro Segata – Presidente Cooperativa Sociale Società Dolce
    La funzione sussidiaria del Terzo Settore: comparazione tra i diversi modelli di welfare regionali
    Bruno Pizzica – Segreteria SPI CGIL  Regionale Emilia Romagna
    Bisogni che crescono, risorse che calano: c’è futuro per il welfare?
    Carlo Hanau –  Docente di programmazione e organizzazione dei servizi sociali e sanitari, Università di Modena e Reggio Emilia
    Welfare e crescita del Paese che invecchia

    ESPERIENZE DI INTEGRAZIONE PROFESSIONALE
    Irene Bruno –
    Direttore Villa Serena Bologna e Presidente Provinciale Anaste Bologna
    Indicatori di Qualità: un lavoro d’equipe dalla penna al mouse
    Gabriele Graziana – Responsabile Area Informatica Senior Service, Caresanablot (VC)
    Il gruppo Senior Service e le strategie in materia di informatizzazione dei nuclei
    Galfione Paolo – Amministratore unico Softwareuno INS srl
    Il Fascicolo socio-sanitario elettronico come occasione per potenziare competenze e relazioni professionali tra i professionisti di settore

    Dibattito e interventi
    Moderatore: Alberto De Santis

    ANASTE NAZIONALE
    5 aprile 2013 ore 09,00

    Convegno ANIMAZIONE E FISIOTERAPIA
    PIACENZA EXPO

    MEETING DELLA PROFESSIONI SOCIOSANITARIE
    Sinergie e cooperazione tra professionisti sociosanitari. L’unico futuro possibile per sostenere il welfare nazionale nel contesto europeo
    4-5 APRILE 2013 dalle 9 alle 18,00
    PIACENZA EXPO – Quartiere Fieristico di Piacenza – Fraz. Le Mose, Via Tirotti 11, 29122 Piacenza

    Info:
    http://www.meetingprofessionisociosanitarie.blogspot.it/
    http://www.piacenzaexpo.it/
    http://www.senecabo.it/

  • Alzheimer: i numerosi volti di una delle patologie più diffuse al mondo

    Informazione, ricerca, sostegno. Si può riassumere così la conferenza promossa dalla Cooperativa sociale Società Dolce, “I volti dell’Alzheimer”, che si è svolta lunedì 19 ottobre 2015, presso la sala parrocchiale di Martorano di Cesena.

    Il dottor Samorindo Peci, endocrinologo, ricercatore in Scienze metaboliche e direttore scientifico del Centro di Ricerca e Formazione Scientifica, Cerifos, ha esordito spiegando ai numerosissimi partecipanti all’evento, con parole semplici e chiare, quali sono i sintomi che possono fare da campanello di allarme di una delle patologie oggi più diffuse al mondo: secondo i dati sono, infatti, circa 1 milione i casi di demenza in Italia, di cui 600mila quelli colpiti da Alzheimer.

    I primi segnali sono spesso scambiati per sbadataggini, piccoli buchi di memoria, come dimenticare appuntamenti o dove sono collocati gli oggetti anche di uso comune ma, senza un intervento tempestivo, sono destinati a peggiorare, diventando difficoltà di orientamento, di linguaggio, perdita di peso, via via, verso un declino cognitivo e motorio sempre più drammatico.

    Eppure, come ha spiegato il dottor Peci durante la conferenza, le soluzioni efficaci per combatterla e contrastarne l’evoluzione esistono. E non si tratta solo di farmaci, ma anche di agire attraverso la modifica dello stile di vita e soprattutto dell’alimentazione, elaborando un piano nutritivo adatto: ad esempio privilegiando le proteine animali e vegetali, incrementando l’assunzione di acqua e abolendo bibite dolcificate e zucchero.

    Il dottor Peci ha inoltre posto l’accento sull’importanza del ruolo svolto dai caregivers, coloro che si occupano del malato di Alzheimer, spesso parenti, su cui grava un forte peso, sia dal punto di vista pratico che psicologico. L’esperto si è rivolto, infatti, anche e soprattutto a loro, spiegando quali strategie mettere in atto per gestire al meglio la malattia, sostenersi e sostenere il familiare colpito: un approccio alla cura che, secondo la filosofia del Centro di Ricerca e Formazione Scientifica Cerifos, deve uscire dai binari della semplice cura dei sintomi per “osservare e curare l’uomo”, nel pieno rispetto della fisiologia umana.

    Si è parlato, infine, anche di prevenzione, attualmente l’arma più efficace per diminuire il rischio di insorgenza, che oggi è facilitata anche da diversi test genetici, grazie ai quali è possibile conoscere il grado di predisposizione alla malattia in modo, eventualmente, di giocare in anticipo, riducendo sia il rischio di insorgenza della malattia che l’entità dei sintomi. Una scelta importante, questa, specialmente nei casi in cui in famiglia c’è già chi ne è affetto: se infatti, nella maggior parte dei casi l’Alzheimer si manifesta negli over 65 senza una specifica ereditarietà, è vero che i figli di una persona colpita hanno più probabilità di ereditarla.

    Molto partecipata la presenza di chi ha aderito all’evento: alcuni dei quali, al termine della relazione del dottor Peci, gli hanno anche rivolto domande per sciogliere dubbi e hanno condiviso le proprie esperienze, dando vita ad un momento emozionante di confronto.

  • Contenzione o protezione?

    Sala piena, motivata partecipazione e sorprendente successo per il seminario nazionale organizzato dalla cooperativa sociale Società Dolce e Anaste, su “Contenzione o protezione? Aspetti assistenziali, sanitari, sociali e legali nell’uso delle contenzioni”, svoltosi lo scorso 18 ottobre a Bologna, presso la Sala del Centro Rubbi e riconosciuto coi patrocini del Ministero della Salute,  della Regione Emilia Romagna, del Comune di Bologna.

    Altissimo il livello qualitativo degli interventi dei relatori, che si sono susseguiti dopo i saluti di Irene Bruno, presidente della sezione bolognese e consigliere regionale Anaste e di Pietro Segata, presidente di Società Dolce, che con un’analisi breve, lucida e contestualizzata, ha proposto l’istituzione di un tavolo tecnico politico a livello nazionale, per la concertazione di linee guida sulle contenzioni, ad oggi ancora assenti.

    La giornata è stata ben coordinata da Alessandro Pirani, medico di medicina generale e geriatra, che ha saputo introdurre l’argomento attraverso una presentazione e con la motivata e pregressa esperienza personale nello studio e nella regolamentazione delle protezioni.

    Marco Sinoppi, del Dipartimento Cure primarie dell’ASL di Bologna, ha illustrato il protocollo messo a punto dall’azienda, dimostrando uno sforzo e un impegno particolari, in quanto ha il merito di essere frutto di un lavoro condiviso da più soggetti, compresi i referenti delle strutture.

    Molto interessante l’intervento di Carlo Petrini, responsabile dell’Unità di Bioetica della Presidenza dell’Istituto Superiore di Sanità, che ha esaminato alcuni problemi di etica connessi alla pratica della contenzione meccanica in psichiatria e in neurologia. Senza proporre risposte specifiche a singoli problemi operativi, ha suggerito una griglia metodologica per facilitare le decisioni che gli esperti prendono, ciascuno nel proprio ambito. Due le situazioni affrontate: il problema dell’abuso, illegittimo sotto il profilo sia etico, che legislativo e i requisiti per un utilizzo legittimo sotto i vari profili, clinico, etico e normativo. Il tema è stato esposto dall’esperto sia attraverso documenti emanati da autorevoli istituzioni nazionali e internazionali, che all’interno di un quadro teorico dei valori di etica.

    Assente fisicamente, per motivi di salute, Antonio Federici della Direzione Generale della Programmazione sanitaria del Ministero della Salute, che ha però voluto onorare il seminario con un intervento scritto, sul problema della partecipazione dell’assistito alla formazione del consenso. Una riflessione ricca di contenuti e di umanità, nonché di concretezza, dove ha richiamato l’utilità degli strumenti alla base dell’assistenza, come il PAI e il lavoro di équipe, al fine di giungere a una modalità condivisa e funzionale dell’uso delle protezioni, tutelante per l’ospite. Grande apertura anche rispetto a un proseguo dei lavori aperti con questo convegno.

    L’intervento, esaustivo e completo, di Luigi Conte ha portato al seminario la voce della Federazione nazionale Ordine dei Medici chirurghi e Odontoiatri, sottolineando l’importanza della formazione, della raccolta dati, delle procedure ed evidenziando la grande responsabilità dei medici nel prescrivere una misura di protezione.

    Gli aspetti legali sono stati affrontati da Luca Degani, avvocato e docente di Legislazione sanitaria presso la Liuc, sia sotto il profilo della responsabilità giuridica, sia di quella civile, penale ed amministrativa. L’intervento ha evidenziato come la contenzione, in assenza di consenso, sia sempre illegittima, salvo un reale stato di necessità, che è tale solo se valutato nell’immediato. L’alternativa? L’amministratore di sostegno, figura ancora poco utilizzata per anziani che, pur deteriorati dal punto di vista cognitivo, non sono stati però dichiarati interdetti o incapaci.

    Dopo la pausa pranzo, Pasqualino la Torre, geriatra e responsabile sanitario della CRA Villa Paola di Bologna, ha illustrato la frequente inutilità della contenzione e le alternative ad essa. La contenzione – ha sottolineato La Torre – deve essere l’ultima soluzione e non diventare un automatismo, mai”. Alcuni casi clinici hanno rafforzato la posizione di La Torre, così come i dati raccolti a seguito dell’attività di Pet Therapy condotta nella struttura, il cui impatto positivo sugli ospiti partecipanti ha permesso di ridurre sia alcune protezioni, che la terapia farmacologica prescritta per la stabilizzazione comportamentale.

    La posizione degli infermieri nel superamento delle contenzioni è stata portata da Eugenio Cortigiano – presidente dell’AIILF, associazione italiana Infermieri legali e forensi. Con una lunga esperienza in una struttura psichiatrica alle spalle, Cortigiano ha portato esempi in cui la relazione è stata più funzionale di una contenzione, nel risolvere gli effetti di un disturbo comportamentale e ha insistito, attraverso l’illustrazione di casi concreti, sulle possibili gravissime conseguenze di un abuso.

    In chiusura, la scenografica esposizione di Renato Dapero, vicepresidente ANOSS, associazione nazionale Operatori sociali e sociosanitari e direttore di Anoss Magazine, che con un intervento multimediale e spettacolare ha ribaltato la prospettiva, parlando della libertà. Libertà come valore, come necessità, come elemento base della vita di ognuno, testimoniata da canzoni, immagini e interviste agli operatori. Libertà di essere, di scegliere, di esprimere, indipendentemente dall’età e dallo stato di salute, ma riconosciuto dalla storia di ognuno e dall’essere persona.

    Mi sono permessa con immenso orgoglio di riportare il susseguirsi degli interventi poiché giornate di studio cosi interessanti e coinvolgenti, nel mio percorso professionale, ne ho viste veramente poche.

    Grazie a tutti per aver permesso che ciò potesse accadere.

    Sara Saltarelli
    Responsabile Area Area Sede Assistenza alla Persona

     

  • A Mantova il Festival Internazionale di Poesia Virgilio

    L’associazione La Corte dei Poeti ripropone per questo 2016, anno di “Mantova Capitale Italiana della Cultura”, il Festival Internazionale di Poesia Virgilio dal 19 al 22 Maggio.
    La manifestazione, che vede Società Dolce tra i principali sponsor, intende promuovere la poesia attraverso un articolato programma di eventi di qualità che mirano a sollecitare attenzione verso la poesia stessa, espressione letteraria alta che conta su di un numero di autori, case editrici, lettori, ben al di sopra della normale considerazione, forma d’arte di indubbio fascino e di enorme valenza culturale e formativa.

    Nell’ambito del Festival si svolgerà la cerimonia di consegna dei riconoscimenti relativi al Premio Nazionale di Poesia Terra di Virgilio, la cui formula, che abbina poeti affermati o esordienti ad autori in condizione di fragilità ospitati in strutture protette, ha caratteristica di assoluta originalità a livello nazionale.
    Gli autori selezionati (vincitori, menzionati o segnalati), le cui opere saranno inserite in un volume antologico, saranno resi noti durante la cerimonia di premiazione che si svolgerà presso la Loggia del Grano (via Spagnoli), sabato 21 maggio alle ore 16. Quest’anno, per un criterio di alternanza, nella raccolta saranno riportati per primi i componimenti della sezione L’ozio degli attivi. Ciò per sottolineare come basilare sia l’ottica di partecipazione a questo progetto di integrazione e non certo la condizione degli autori. Le poesie degli autori fragili precederanno quindi le altre (sezione Vita di scienza e d’arte). Tale scelta è parsa alle giurie come un giusto segno di riconoscimento per coloro che scrivono all’interno di strutture protette e anche per gli operatori di queste ultime, che ne hanno agevolato la partecipazione.

    In questa seconda edizione del Premio, le giurie hanno ritenuto significativo proporre nel corpo del testo un’appendice di componimenti fuori concorso, una parte aggiuntiva di configurazione accessoria e integrante, denominata Anomalia.

    Guarda il programma del Festival

    Ingresso libero a tutti gli eventi
    Info: segreteria@poesiaterradivirgilio.it

  • Società Dolce, caso studio all’incontro “Comunità d’impatto”

    Un anno fa, Bologna ospitava 100 innovatori sociali dell’Emilia Romagna, tra imprese, enti del Terzo Settore, centri e laboratori di ricerca e innovazione e associazioni di rappresentanza, per parlare di bisogni del territorio e opportunità. Lo scopo? Confrontarsi coi policy makers, con chi costruisce le politiche di governo locale e concertare insieme percorsi e risposte.
    I risultati dell’incontro sono arrivati anche oltre confine, nelle sedi istituzionali europee e all’estero, accolte con grande interesse, ormai pronti per il passaggio successivo: capire come l’economia sociale e l’ecosistema d’innovazione della nostra regione possano lavorare insieme, per rispondere alle sfide sociali del futuro.

    Un aiuto arriva dall’Europa, con linee di azione per la definizione delle politiche sull’innovazione sociale in Regione. Se n’è parlato di recente all’incontro “Comunità d’impatto. Nuove forme di innovazione per l’economia sociale”, dove sono state presentate e discusse le possibili proposte e gli strumenti per sostenerle.
    All’evento hanno partecipato Morena Diazzi, direttore generale Economia della conoscenza, del lavoro e dell’impresa della Regione Emilia Romagna, Guido Caselli, Unioncamere ER, Kristian Mancinone di Art-Er ed è stato presentato il caso studio di Società Dolce, attraverso l’intervento di Pietro Ravagli, responsabile HR e Sistemi informativi della cooperativa. Un intervento molto apprezzato, perché testimonia l’applicabilità di percorsi di interazione e “contaminazione” tra soggetti diversi e apparentemente lontani (cooperativa, servizi, università, giovani, industrie, imprese, istituzioni), per individuare i bisogni complessi e in continuo cambiamento di utenti fragili, operatori e spazi, proponendo infine soluzioni innovative e concrete.

    A seguire, una tavola rotonda con Federico Amico del Forum Terzo Settore, Francesca Bergamini, Formazione RER, Paolo Cavicchioli, presidente Fondazione Cassa Risparmi di Modena, Silvano Bertini, responsabile del Servizio Ricerca e Innovazione RER.
    La chiusura è stata affidata all’assessora alle Attività Produttive, Palma Costi, con un’apertura verso il futuro e la volontà di continuare il cammino intrapreso, dove l’innovazione e la rete tra soggetti dell’economia sociale e imprese è un’efficace risposta.

  • Iniziativa Comunicazione Aumentativa Alternativa

    Per Comunicazione Aumentativa e Alternativa s’intendono tutte le modalità di comunicazione che possono facilitare e migliorare la comunicazione delle persone che hanno difficoltà ad utilizzare i più comuni canali comunicativi, soprattutto il linguaggio orale e la scrittura.
    Aumentativa perché non sostituisce ma incrementa le possibilità comunicative naturali della persona.
    Alternativa perché utilizza modalità di comunicazione diverse da quelle tradizionali.

    sabato 14 marzo 2015 alle ore 10,00
    presso la Sala Gino Zucchini
    Palazzo Marescalchi, 1° piano Malalbergo (BO)

    interveranno
    Milla Mei, Assessore all’Istruzione del Comune di Malalbergo
    Mara Neri, Assessore all’Istruzione del Comune di Baricella
    Maria Masini, Dirigente Scolastica dell’I.C. di Malalbergo e Baricella
    Brunella Stefanelli, Centro Ausili Tecnologici dell’ AUSL di Bologna
    Luca Errani, Comunità Arca di Granarolo

    L’iniziativa intende offrire nuove opportunità ai bambini con difficoltà di lettura ed è promossa dai Comuni di Malalbergo e Baricella e realizzato grazie alla alla collaborazione dell’Istituto comprensivo statale di Baricella, di Coop Reno e della Proloco di Malalbergo

    Per info
    Palazzo Marescalchi
    tel. 0516620280
    scarica il volantino.

  • Seneca srl Impresa Sociale

    Seneca è un Ente di Formazione Professionale, accreditato per la formazione e il lavoro in Regione Emilia-Romagna e con un forte radicamento territoriale.
    Progetta e realizza servizi di orientamento, formazione ed accompagnamento al lavoro che mirano allo sviluppo professionale della persona e all’affermazione mediante il lavoro contribuendo alla crescita economica del territorio e all’integrazione sociale.

    Inizia nel 1988 operando nel settore sociale, nella formazione e nella consulenza aziendale pubblica e privata. Ha sperimentato con successo metodologie integrate per interventi progettati rispetto a specifiche esigenze (dall’analisi dei fabbisogni formativi e delle competenze, all’affiancamento consulenziale, alla formazione specialistica fino alla definizione di veri e propri piani formativi pluriennali).

    www.senecabo.it