• Incontri intergenerazionali di passaggi di fare e sapere

    Le signore del Centro socio ricreativo E. Giusti insegnano ai bambini a cucire oggetti in stoffa per Halloween, a preparare gnocchi di patate da portare a casa e mangiare con i genitori, a realizzare maschere in cartone colorato decorate con materiale di recupero per Carnevale.
    ……chi si divertirà di più ??
    L’iniziativa è a cura del Centro Socio Ricreativo E. Giusti del Comune di Pianoro, gestito da Società Dolce.

    mercoledì 28 ottobre 2015
    Mostro a chi? Cose paurose per Halloween
    per bambini dai 4 ai 10 anni

    mercoledì 2 dicembre 2015
    Mani in pasta
    per bambini dai 7 ai 10 anni

    mercoledì 3 febbraio  2016
    Ti conosco mascherina
    per bambini dai 4 ai 10 anni

    Minilaboratori per fare, stare, imparare insieme
    Centro Enrico Giusti
    Via Matteotti, 4 Pianoro (BO)
    dalle ore 16,45 alle 18,30

    Incontri gratuiti
    Max 10 bambini iscritti, accompagnati da un solo adulto

    Per iscrizioni e informazioni: tel. 051 6529155/106
    servizio.scuola@comune.pianoro.bo.it

  • Seminario

    L’ASP Casa Valloni nelle giornate del 22 e 23 giugno p.v. ha organizzato presso la sala congressi SGR via Chiabrera 34/D a Rimini i seguenti seminari:

    22/6/12 dalle ore 16.30 alle ore 19.00 “Martedì mi mangio il Bruco”

    23/6/12  dalle ore 9.00 alle ore 13.00 “Il sistema integrato dei servizi per l’infanzia”

     

    VENERDÌ 22 GIUGNO 2012 – Rimini – ore 16.30 – 19.00
    “Martedì mi mangio il Bruco!”

    Programma
    16,30 Saluti
    Massimiliano Angelini, Presidente ASP Casa Valloni
    Loretta Discepoli, Coordinatore Pedagogico ASP Casa Valloni
    16.45 – 17.00 Fiorella Zangari – Responsabile della Direzione tecnico-pedagogica Comune RiminiIl ruolo del Coordinamento Pedagogico per la qualità dei servizi
    17.00 – 17.15 Loretta Discepoli – Coordinatore Pedagogico ASP Valloni
    Identità dei Servizi: un per-corso in costruzione
    17.15 – 17.30 – Nima Sharmahd – Assegnista di Ricerca dell’Università di Firenze
    Formarsi per trasformarsi: il percorso riflessivo con le educatrici

    Dalle ore 17.30
    Le Esperienze Educative dei Nidi ASP

    Le educatrici: Grazia Siliberto, Monica Ballerini, Deborah Cenni
    Le famiglie: Irene Gulminelli,  Elisabetta Randolfi

    Intervento Conclusivo di Enzo Catarsi – Direttore del Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università di Firenze

    23 GIUGNO 2012 – RIMINI – ORE 9.00 – 13.00
    IL SISTEMA INTEGRATO DEI SERVIZI PER L’INFANZIA

    PROGRAMMA

    09.00-09.15        Accoglienza dei partecipanti
    09.15-09.30        Saluti
    Massimiliano Angelini, Presidente ASP Casa Valloni
    Loretta Discepoli, Coordinatore Pedagogico Nidi ASP Casa Valloni

    Coordina Enzo Catarsi
    09.30-10.00
    Enzo Catarsi, Direttore del Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università di Firenze
    Sistema integrato e sostenibilità dei servizi educativi
    10.00-10.30
    Paolo Silvestri, Ordinario di Scienza della Finanze – Università Modena e Reggio Emilia –  
    Pubblico e privato: costi e qualità percepita del servizio

     

    10.30-11.00
    Lorenzo Campioni, Presidente Gruppo Nazionale Nidi e  Infanzia
    Diritti dei bambini e qualità gestionale

    11.00–11.30
    Sandra Benedetti,  Responsabile P.O. Area Infanzia, Regione Emilia  Romagna
    Il ruolo del pubblico nel sistema integrato dei servizi educativi – uno sguardo dalla prospettiva regionale anche a seguito della revisione della normativa in materia di servizi per la prima infanzia

     

    11,30 – 13,00

    Tavola Rotonda – Coordina Massimo Parma

    Enti locali e cooperazione sociale per il sistema integrato

    • Elena Iacucci, Responsabile Servizi prima Infanzia Comune Bologna
    • Maurizia Martinelli, Segretario Regionale Emilia Romagna, CGIL-CISL-UIL
    • Sura Spagnoli, Direttore Area Infanzia Arca Cooperativa Sociale, Firenze
    • Caterina Segata, Responsabile Area Infanzia Cooperativa Sociale Società Dolce, Bologna

     

     

    APERITIVO DI SALUTO

    Scarica il programma qui.

  • Intervista a Edoardo Accorsi, sindaco di Cento

    EDOARDO ACCORSI è il neo eletto sindaco di Cento (FE). Giovanissimo, ricopre la carica di primo cittadino a soli 27 anni. Ha lavorato con Società Dolce come educatore e porta un valore aggiunto al lavoro che lo attende: la capacità di ascolto, lettura e risposta ai bisogni del suo territorio. 

     

    1) Sindaco, quali saranno le priorità del suo mandato?
    L’obiettivo primario è quello di far ripartire Cento. Sul Piano della Ricostruzione, nello sviluppo economico, nei rapporti capoluogo e frazione, nelle relazioni tra cittadini e politica. Il PNRR rappresenterà un’opportunità unica per destinare risorse ad interventi strutturali e di sviluppo, ma dovremo essere capaci di intercettarle con programmazione e progetti di qualità, facendo rete tra di noi e con i comuni vicini.
    Dobbiamo portare Cento fuori dall’isolamento in cui si è ritrovata negli ultimi anni e credo che la sfida sia tutta lì: nell’aprirsi, nel condividere obiettivi, progetti, destinazioni, anche con chi, fino ad oggi, non è stato interlocutore.

    2) Lei è un millenials, un sindaco giovanissimo, con una laurea di educatore sociale. È importante una formazione nel sociale, per un amministratore pubblico?
    La esagero un po’: credo che un minimo di formazione nel sociale dovrebbe essere un requisito per chi si approccia a governare la cosa pubblica, che in concreto significa avere a che fare con le persone, con i loro vissuti quotidiani di bisogni, dai più piccoli ai più grandi.  Certamente le esperienze sul campo mi hanno aiutato a comprendere meglio e più da vicino anche esigenze e necessità difficili da cogliere. Non solo: poiché il lavoro sociale non è solo un “lavoro”, condividere esperienze, percorsi e strade al fianco delle fragilità mi ha arricchito come persona e affrontare il disagio sociale mi ha aiutato a crescere.

    3) Tra le sue prime esperienze lavorative c’è quella di educatore per la disabilità e contro l’emarginazione, con la cooperativa sociale Società Dolce. Cosa le resta, di quella esperienza?
    Quel percorso è parte di me, anche se oggi lo vivo e lo affronto con un ruolo diverso e di maggior responsabilità. Gli anni passati in Dolce, così come le altre esperienze vissute in contesti belli, ma complicati – penso ad esempio alle tante esperienze fatte sui beni confiscati alla criminalità – mi hanno dato la possibilità di conoscere persone straordinarie e di grande umanità, da cui ho ricevuto molto. Esperienze che ho vissuto con entusiasmo e che rifarei mille volte. Ora, però, il mio ruolo è un altro e guardo con la dovuta obiettività a tutte le risorse presenti sul nostro territorio.

    4) Lei ha vissuto esperienze di sussidiarietà tra servizio pubblico e cooperazione sociale: come valuta la collaborazione tra pubblico e privato?
    In Emilia-Romagna questa collaborazione è di lunga data e ha prodotto ottimi risultati, permettendo di coprire efficacemente una domanda ampia e articolata di servizi di qualità. Il pubblico indirizza i servizi e vigila sul rispetto degli obiettivi che sono stati concordati, non si tratta mai di una delega in bianco. È un sistema che funziona bene, che si evolve con il mutare dei bisogni e che arricchisce sia la cultura amministrativa sia quella della cooperazione. Personalmente, ritengo che il sistema dell’accreditamento già in vigore per i servizi agli anziani potrebbe venire esteso anche ai servizi all’infanzia, evitando così il ricorso continuo a bandi, che mettono in discussione la continuità educativa e che non consentono di fare investimenti a lungo termine. Senza che il pubblico rinunci mai al proprio ruolo di regia e di protagonismo. È un tema ben presente ai decisori regionali e mi auguro venga affrontato quanto prima.

  • Prima edizione della maratona serale STAY HUMAN!

    In occasione della IV edizione de La Notte Rossa, Fondazione Duemila ha deciso di promuovere una manifestazione di solidarietà sul tema delle migrazioni con l’intento di sensibilizzare la comunità e di raccogliere fondi a sostegno di due progetti concreti promossi da Fondazione Migrantes di Lampedusa e dalla Caritas Diocesana di Bologna.

    Venerdì 14 ottobre 2016 in nove città italiane si svolgerà “STAY HUMAN!”, una camminata umanitaria non competitiva organizzata in collaborazione con i comitati UISP. Un momento sportivo non agonistico e alla portata di tutti che si snoderà tra le strade cittadine in un breve percorso che ognuno con i propri tempi potrà vivere insieme alla famiglia e agli amici.
    Sarà l’occasione per vedere la propria città da un punto di vista diverso in una atmosfera notturna unica e coinvolgente ma anche un appuntamento ricreativo con uno scopo benefico sotto le insegne della Pace e contro le barriere, fisiche e psicologiche, a favore di accoglienza e integrazione, fratellanza e coesione sociale.

    L’utile infatti servirà a sostenere due progetti, tra loro sinergici, promossi da Caritas e dalla Fondazione Migrantes, focalizzati su Accoglienza-Integrazione. Il primo intervento si concentrerà sulle necessità di chi si occupa dell’accoglienza dei profughi a Lampedusa. Restare umani a Lampedusa, coordinato da Migrantes, accompagnerà quanti vivono e operano sul fronte del primo impatto con i migranti a non perdere la forza e il coraggio di “restare umani”, cosa non sempre facile quando la sofferenza delle persone da aiutare è troppa e per non soccombere psicologicamente si è tentati di indurire la propria corazza.

    Il secondo intervento servirà a sostenere il progetto Verso casa della Caritas Diocesana di Bologna, la quale ha aderito al progetto nazionale “Pro-tetto rifugiato a casa mia” che si occupa dell’integrazione e dell’accompagnamento delle persone con protezione internazionale in uscita dai CAS (centri di accoglienza straordinaria). Nei primi sei mesi i rifugiati vengono accolti in parrocchia o direttamente in una famiglia che fa “da ponte” con la comunità. In un secondo momento, con il nostro sostegno, il progetto “Verso Casa” di Caritas Bologna finanzierà iniziative mirate a sostenere i singoli rifugiati con la partecipazione a corsi di formazione o di avviamento al lavoro e, successivamente, metterà a disposizione un appartamento di transizione a coloro che avranno un’occupazione che potranno così iniziare una nuova vita in modo graduale.

    La manifestazione ha ricevuto il patrocinio del Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del Ministero dell’Interno poiché “pienamente meritevole, per le sue caratteristiche e finalità, di essere qualificata tra le iniziative rilevanti sul tema delle migrazioni e sui concetti ad esso strettamente correlati di accoglienza e integrazione”. L’iniziativa è patrocinata anche da tutti i Comuni in cui si svolge la camminata.

    Guarda il programma

  • Convegno Concordia sulla Secchia


    PER LA CRESCITA E L’INCLUSIONE
    DEGLI ALUNNI CON DISABILITA’

    Sabato 18 maggio 2013 dalle ore 9,00 alle 13,00
    Istituto Comprensivo “Sergio Neri”
    Via Martiri della Libertà
    Concordia sulla Secchia (MO)

    Il Convegno si propone di dare voce alle esperienze di buone prassi di integrazione scolastica e sociale realizzate a scuola e nel territorio che, caratterizzandosi in una dimensione ampia di intervento integrato e continuo nel progetto di vita degli alunni con disabilità, rendono fattiva testimonianza del lavoro di rete, quotidianamente svolto da tutti i soggetti a diverso titolo coinvolti, a partire dalla figura dell’educatore (ente locale, scuola, azienda USL, cooperative, istituzioni del territorio, famiglie, alunni).

    Ore 8,30 Accoglienza e registrazione partecipanti

    Ore 9,00
    Saluto delle autorità
    Luca Prandini, vicesindaco e assessore alla pubblica istruzione e ambiente Comune di Concordia sulla Secchia
    Vera Contini, dirigente Istituto Comprensivo “Sergio Neri”
    Pietro Segata, presidente cooperativa sociale Società Dolce

    Ore 9,30
    Impegno e innovazione della scuola per l’inclusione degli alunni con disabilità
    Introduce e modera:
    Daniela Salvioli, docente di scienze motorie e sostegno, Istituto Comprensivo “Sergio Neri”

    Tutti giù per terra: disagio e disabilità a un anno dal maggio 2012
    Bettina Barbieri, responsabile servizio di neuropsichiatria infantile ASL Mirandola

    Il ruolo dell’educatore nella scuola
    Lucia Marrocchi, coordinatore responsabile area integrazione minori cooperativa sociale Società Dolce

    Esperienze di teatro a scuola

    Sergio Zini, presidente cooperativa sociale Nazareno
    Proiezione video “Il gatto con gli stivali”Ore 11,00 Coffee-breakOre 11,15
    Lasciamo una traccia
    Playback theatre, tecnica di narrativa corporea, classe 1a C della scuola secondaria di primo grado
    Raffaele Alberini, educatore cooperativa sociale Società Dolce

    Esperienze di teatro-riflessione
    Maria Grazia Bonelli, regista “Teatro all’improvviso” di Mantova
    Maria Teresa Gasparro, insegnante di metodologie operative per operatori socio sanitari

    Esperienze di integrazione attraverso la musica
    Mirko Besutti, direttore fondazione scuola di musica “Carlo e Guglielmo Andreoli”

    Ritrovarsi
    Danzarte in collaborazione con la classe 3aD della scuola secondaria di primo grado
    Emanuela Mussini, insegnante della scuola Danzarte di Concordia sulla Secchia

    Esiti del concorso di scrittura ed espressione creativa “Scrivere sui banchi”
    Marina Caffagni, responsabile area istruzione, cultura e servizi alla persona Comune di Concordia sulla Secchia

    Scarica l’invito QUI.

    Visualizzazione ingrandita della mappa
  • La continuita’ di cura

    SOCIETA’ DOLCE ISTITUISCE IL PRIMO ORGANO DI CONTROLLO SULLA QUALITA’ DEI SERVIZI PRIVATI

    Bologna, 28 giugno 2016

    Un buon lavoro, una moglie e una figlia di due anni, una villetta con un piccolo giardino: era questa la normale vita di Edoardo, 41 anni, prima dell’ictus che l’ha colpito un anno fa. Dopo la corsa all’ospedale, l’intervento e un lungo ricovero, è arrivato l’atteso momento di tornare a casa: “Paradossalmente in ospedale è stato più facile, c’erano la psicologa, la riabilitazione, uno spazio protetto – racconta Linda, la moglie –  e una volta fuori ci siamo trovati soli, in una realtà del tutto nuova, nessun aiuto, né supporto. Servivano ausili e per ogni visita o seduta erano permessi dal lavoro e difficili spostamenti da organizzare.”

    Solo dopo molte porte sbattute in faccia e desolate scuse d’impotenza da parte dei servizi, Edoardo si è rivolto ad un servizio privato, per eseguire la fisioterapia a domicilio, con ottimi risultati.

    Se è vero che ricorrere a un aiuto privato è a volte l’unica soluzione di fronte alla lentezza, o latitanza del servizio pubblico, è altrettanto reale che nessuno controlla queste prestazioni. Chi le presta? Con quale preparazione e qualità?

    L’allungarsi dell’aspettativa di vita e la crescita di patologie croniche hanno creato un bisogno diffuso di prestazioni sanitarie e assistenziali private, cui Società Dolce ha risposto con Assistiamo, servizio d’interventi sanitari e assistenziali, specializzato in fisioterapia e ponendosi il problema di garantire ai fruitori la qualità.

    È nato così il Comitato Consultivo Misto, primo caso in cui un privato si sottopone volontariamente al controllo di un organismo esterno, formato da utenti, familiari, rappresentanti dell’Ordine dei Medici e dell’Ordine dei Farmacisti, amministratori di sostegno ed ANCI per l’ente pubblico, che garantisce professionalità degli operatori, rispetto della deontologia e controllo.

    “I principali problemi sui quali siamo intervenuti hanno un comune denominatore – spiega Sara Saltarelli, responsabile Servizi alla Persona di Società Dolce – e cioè urgenza, risposte personalizzate, ascolto. La gente chiede di essere supportata nel rientro a casa, di avere qualcuno che li informi sulle possibili soluzioni e li aiuti nel disbrigo di pratiche, di poter continuare le cure, in particolare riabilitative, senza doversi spostare. E noi oggi lo garantiamo.”

    Le difficoltà legate alla continuità di cura sono emerse chiaramente dalla ricerca pilota presentata oggi: Storie di malattia e presa in carico. Lo sviluppo di modelli organizzativi per la continuità di cura”, uno studio condotto dal centro di ricerca APS, su due regioni del nord Italia. L’obiettivo? “Migliorare la presa in carico di persone affette da malattie croniche, o che necessitino di una riabilitazione e cura a domicilio – spiega Giovanna Ferretti, ricercatrice – favorendo un sistema integrato tra sanitario e sociale e superare la frammentazione dei servizi.”

    Santina Nucci, 76 anni, vive sola e dopo un intervento all’anca e pochi giorni di degenza, è stata dimessa: “Ero felice di tornare a casa, ma quando l’ambulanza se n’è andata, non potevo contare su nessun aiuto. Sono sempre stata bene e non sapevo come attivare i servizi e certamente non potevo fare da me. L’unica soluzione è stata il servizio privato, che mi ha anche seguita nella richiesta di aiuti pubblici e che, in due mesi di fisioterapia, mi ha rimessa in piedi.”

    Oggi Santina dà il suo contributo al Comitato di Assistiamo, con suggerimenti e buone prassi da consolidare.

    Leggi “Così la Dolce ci assiste” – Il Resto del Carlino Bologna

  • Società Dolce, caso studio all’incontro “Comunità d’impatto”

    Un anno fa, Bologna ospitava 100 innovatori sociali dell’Emilia Romagna, tra imprese, enti del Terzo Settore, centri e laboratori di ricerca e innovazione e associazioni di rappresentanza, per parlare di bisogni del territorio e opportunità. Lo scopo? Confrontarsi coi policy makers, con chi costruisce le politiche di governo locale e concertare insieme percorsi e risposte.
    I risultati dell’incontro sono arrivati anche oltre confine, nelle sedi istituzionali europee e all’estero, accolte con grande interesse, ormai pronti per il passaggio successivo: capire come l’economia sociale e l’ecosistema d’innovazione della nostra regione possano lavorare insieme, per rispondere alle sfide sociali del futuro.

    Un aiuto arriva dall’Europa, con linee di azione per la definizione delle politiche sull’innovazione sociale in Regione. Se n’è parlato di recente all’incontro “Comunità d’impatto. Nuove forme di innovazione per l’economia sociale”, dove sono state presentate e discusse le possibili proposte e gli strumenti per sostenerle.
    All’evento hanno partecipato Morena Diazzi, direttore generale Economia della conoscenza, del lavoro e dell’impresa della Regione Emilia Romagna, Guido Caselli, Unioncamere ER, Kristian Mancinone di Art-Er ed è stato presentato il caso studio di Società Dolce, attraverso l’intervento di Pietro Ravagli, responsabile HR e Sistemi informativi della cooperativa. Un intervento molto apprezzato, perché testimonia l’applicabilità di percorsi di interazione e “contaminazione” tra soggetti diversi e apparentemente lontani (cooperativa, servizi, università, giovani, industrie, imprese, istituzioni), per individuare i bisogni complessi e in continuo cambiamento di utenti fragili, operatori e spazi, proponendo infine soluzioni innovative e concrete.

    A seguire, una tavola rotonda con Federico Amico del Forum Terzo Settore, Francesca Bergamini, Formazione RER, Paolo Cavicchioli, presidente Fondazione Cassa Risparmi di Modena, Silvano Bertini, responsabile del Servizio Ricerca e Innovazione RER.
    La chiusura è stata affidata all’assessora alle Attività Produttive, Palma Costi, con un’apertura verso il futuro e la volontà di continuare il cammino intrapreso, dove l’innovazione e la rete tra soggetti dell’economia sociale e imprese è un’efficace risposta.

  • Al via le selezioni per la Residenza al Parco

    Galzignano Terme, rinomata località termale adagiata sui dolci pendii dei Colli Euganei, ospiterà presto un Centro di Servizi per Anziani non Autosufficienti dal nome evocativo di “Residenza al Parco”.

    Realizzata grazie ai contributi del Comune e della Regione Veneto e all’impegno del Consorzio Parco Colli – formato dalla cooperativa sociale Società Dolce, Idealservice, Codess Sociale, Carpe Diem, Costruzioni Sacramati – è stata concepita per accogliere 120 Ospiti in regime di residenzialità. Immersa nel verde, la sua progettazione e realizzazione hanno visto tecnici e gestori lavorare fianco a fianco per realizzare un’opera capace di coniugare i più moderni principi costruttivi, con una filosofia gestionale che vede l’anziano al centro dell’intervento di cura: camere ampie, saloni luminosi, locali polifunzionali e il magnifico giardino circostante, renderanno il lavoro dell’équipe multidisciplinare più efficace e ricco di risorse.

    La realizzazione della RSA è un punto importante del programma amministrativo dell’attuale sindaco, Riccardo Masin, il quale prevedeva il completamento della struttura entro il corrente anno. I lavori di realizzazione della struttura stanno puntualmente giungendo al termine e presto il servizio potrà aprire le porte a quanti vorranno visitarlo e ricevere informazioni sulle modalità di funzionamento.

    Vista l’imminente apertura, Società Dolce, responsabile del progetto di gestione, ha avviato nel mese di aprile la prima fase di selezione del personale che andrà ad operare nel servizio, privilegiando i residenti nel Comune di Galzignano Terme e dei paesi limitrofi. Circa 300 i colloqui di preselezione effettuati nelle due giornate del 20 e 21 aprile scorsi, presso la Sala Consiglio del Comune, per individuare una rosa di nomi con la quale procedere nelle varie fasi della selezione dell’équipe di figure professionali specialistiche: infermieri, operatori socio sanitari, fisioterapisti, medici, ma anche cuochi, ausiliari, manutentori.

    Molte sono state le figure individuate come interessanti, ovvero in possesso dei titoli necessari e dell’esperienza fondamentale nello svolgimento del lavoro. A breve saranno fissate le due successive prove di selezione, attraverso il colloquio individuale e il test specialistico e sarà avviata la formazione del personale, che andrà ad operare nel Centro di Servizi Anziani. Ma eventuali aspiranti candidati che non avessero potuto partecipare alla preselezione potranno comunque avere un’ulteriore occasione, presentando copia del proprio curriculum presso gli Uffici Comunali.

    A regime, il Centro di Servizi darà occupazione ad oltre 40 persone, posti di lavoro che andranno a supportare l’economia locale e familiare e che renderanno la “Residenza al Parco” un punto di riferimento importante per Galzignano Terme e i Comuni limitrofi.

     

  • Comune di Malalbergo

    Pubblicato il nuovo opuscolo del Comune di Malalbergo “Un mandato per immagini”. Al suo interno sono evidenziati i principali obiettivi realizzati durante i cinque anni di amministrazione 2004-2009, che, come afferma Massimiliano Vogli, Sindaco del Comune di Malalbergo, sono stati “anni impegnativi che hanno visto il realizzarsi di opere importanti sia in termini economici che di impatto sul territorio, volte a migliorare e potenziare i servizi comunali rivolti ai cittadini con assoluta priorità ai servizi alla persona”.
    Tra questi un posto di rilievo è stato attribuito al nuovo nido d’infanzia “Gatto Nando” ad Altedo, realizzato tramite la finanza di progetto dal Consorzio Karabak tre, di cui Società Dolce ne fa parte, che oltre ad assorbire i 30 posti del nido di Altedo ne ha creati 39 aggiuntivi.
    Numerosi altri i progetti portati a termine dall’amministrazione, tra i quali: realizzazione della nuova piscina comunale, il nuovo Centro Anziani ad Altedo, la Pista Ciclabile sul Navile, i progetti di riqualificazione urbana ed ambientale di Piazza XXV Aprile e di Piazza Unità d’Italia, la riqualificazione dell’area dell’ex Acquedotto di Altedo mediante la sua trasformazione in un parcheggio pubblico, la ristrutturazione e l’ammodernamento della sede Municipale.