• Tele-amicizia al Centro Giusti

    Riceviamo e volentieri pubblichiamo dalla sindaca di Pianoro Franca Filippini.

    Da venerdì scorso ho attivato un servizio telefonico per la nostra popolazione più anziana e fragile che si trova causa emergenza covid-19, in situazioni non solo di isolamento fisico, ma che possono diventare anche di solitudine sociale e psicologica. Ecco allora che la animatrice sociale Andreina Cavazza del centro socio aggregativo comunale Enrico Giusti gestito da Coop Società Dolce, tutti i giorni telefona alle persone che frequentavano il Centro o a nominativi forniti ( previo consenso) dai servizi sociali del nostro comune è una sorta di tele-amicizia,  il Centro si avvicina da lontano,  dove si fanno due chiacchiere si possono rilevare bisogni, necessità ma anche un momento  di leggerezza per passare più serenamente questi giorni. Una sorta di “Vengo a prendere un caffè insieme insieme a te!” virtuale perché nessuno del nostro comune si senta solo, perché sappiano che  l’amministrazione comunale c’è e lavora per tutti e che tutto andrà bene. Vicini ieri vicini oggi per abbracciarci domani. 

    Franca Filippini

    Foto di Jan Vašek da Pixabay

  • La nostra busta arancione

    La cooperativa sociale Società Dolce incontra i lavoratori

    L’assemblea annuale della cooperativa sociale Società Dolce si è tenuta giovedì 21 aprile, introdotta da un seminario di approfondimento dal titolo “La nostra busta arancione”, dove si è discusso su cosa significhi oggi fare impresa nel sociale, ma anche quali siano le aspettative dei lavoratori.

    L’incontro è stato moderato dal presidente Pietro Segata, che ha sottolineato come il valore delle prestazioni si rifletta sul lavoratore, in un’ottica di lungimiranza, guardando al momento in cui si uscirà dal mondo del lavoro, magari in una condizione di non autosufficienza. E se è vero che è lo Stato a rispondere al bisogno sanitario, in un’ottica universalistica, oggi questo avviene dopo lunghe attese.
    L’assistenza sanitaria integrativa risponde all’esigenza di tempestività. Società Dolce può garantire un piano sanitario efficace, che può essere esteso ai familiari, aspetto migliorativo e non previsto dal contratto nazionale. Una scelta non calata dall’alto, ma emersa dall’indagine campionaria online e telefonica, condotta da SWG, azienda triestina con trentennale esperienza nelle ricerche di mercato e di opinione, che ha coinvolto 500 soci e ha permesso di definire proposte di favore, condivise con la base sociale.

    Rado Fonda, direttore di Ricerca SWG SpA, ha illustrato come le posizioni e le attese dei soci-dipendenti nei confronti del nuovo regolamento interno della cooperativa, riguardino il piano economico: in primis il ristorno, le pensioni e l’assistenza sanitaria integrative, la conciliazione famiglia e lavoro.

    Giuliano Cazzola, docente di Diritto del lavoro Uniecampus, ha affrontato il tema del patto intergenerazionale, che sta alla base del sistema previdenziale in Italia. Un argomento attuale, laddove i 22 milioni di pensioni erogate sono finanziate dai contribuenti di oggi e onorano gli impegni presi con la generazione precedente, ma che non reggerà, di fronte a come si lavora oggi, rispetto a ieri. La riflessione si focalizza su cosa accadrà, se viene introdotto il sistema di capitalizzazione, al posto di quello di ripartizione. Chi lo gestirà?  Una proposta emersa per garantire una pensione congruente all‘attuale tenore di vita, potrebbe essere quella dello storno da parte del lavoratore della sua aliquota obbligatoria, da collocare in una previdenza privata, ad integrazione di quella previdenziale.

    Federico Spiniello, direttore generale di Cooperlavoro, cui Società Dolce aderisce, ha illustrato il fondo pensione quale soluzione volontaria. Su 70.000 iscritti, 30.000 appartengono a cooperative sociali e la principale fonte di finanziamento integrativa è il TFR, cui si aggiunge il contributo del lavoratore e quello del datore di lavoro.

    Con la crisi del welfare, la sanità integrativa è uno degli interventi più graditi e richiesti dai lavoratori. Attiva già da qualche anno a carico di Società Dolce, con una copertura di base, l’assistenza con Faremutua, società di mutuo soccorso, è stata invece raccontata dal presidente, Marco Gaiba. L’obiettivo era di raggiungere le 8.000 adesioni, ampiamente superato dal traguardo egli attuali 14.000 iscritti, aderenti a 150 imprese.

    Come soggetto assicurativo, Faremutua si avvale di Unisalute, in un’ottica di mutualità rispondente ai principi statutari. Viviana Verdi ha descritto il piano sanitario dedicato a Società Dolce, ampliato rispetto a quello base, con una diaria in caso di ricovero in istituto di cura, sia pubblico, che privato e un’accurata prevenzione, sia per la donna, che per l’uomo, attraverso screening gratuiti e programmati. E, con una piccola aggiunta, il socio può estendere la polizza ai propri familiari. A sua volta, Società Dolce è protagonista nell’erogazione delle prestazioni assistenziali.

    Dietro all’impresa, ci sono i lavoratori. Negli ultimi anni, Società Dolce ha puntato sulla valorizzazione dei soci, oggi circa 3.300, base e al tempo stesso valore dell’azienda. Come? Attraverso l’ascolto, con un’attenzione alla realtà, capace d’incidere fortemente sull’evoluzione della cooperativa e la partecipazione, riconoscendo anche un incentivo economico per chi prende parte alle iniziative promosse dall’azienda. Dell’importanza del socio lavoratore nell’impresa cooperativa ha parlato Antonio Rossi, avvocato e docente universitario, promuovendo tra i partecipanti consapevolezza e competenze sul ruolo: “Oltre 3.000 posti di lavoro sono già un valore sociale” ha affermato Rossi. E nessuno lo può smentire.

  • Convegno

    “Disabilità ed innovazione: il ruolo dell’educazione nelle Scuole dell’Infanzia Paritarie” è il titolo del convegno, promosso dalla FISM Bologna insieme alle cooperative sociali Ida Poli, Libertas Assistenza e Società Dolce, che si terrà sabato 28 novembre a Bologna.
    Il Convegno vuole comunicare gli esiti del percorso sperimentale condiviso da FISM, Scuole dell’Infanzia e Cooperative per arrivare ad un Protocollo Operativo per l’integrazione scolastica con personale educativo di Cooperativa Sociale. La prima parte del convegno sarà dedicata alla presentazione del Percorso sperimentale e del Protocollo d’intesa che ne è scaturito e darà voce alle diverse figure professionali che hanno realizzato sul campo il percorso sperimentale.
    Nella seconda parte le iniziative verranno discusse e commentate da alcuni responsabili dell’Ente Locale, che operano a diverso titolo nell’ambito dei servizi di integrazione scolastica.
    Nella prospettiva di implementare il Protocollo di buone prassi, l’obiettivo è quello di coinvolgere nuovi interlocutori, quali le altre Scuole dell’Infanzia, il Tavolo Tecnico per l’Integrazione Scolastica, le altre Cooperative Sociali, gli Enti Locali, l’AUSL e le Associazioni familiari.

    Convegno | Disabilità ed innovazione: il ruolo dell’educatore nelle Scuole dell’Infanzia Paritarie
    sabato 28 Novembre 2009  |  ore 9.00-13.00  |  Sala Topazio, Palazzo degli Affari  |  Piazza della Costituzione 8, Bologna

     Scarica il programma qui

  • Progetto Nausicaa

    Da giovedì 28 ottobre sarà online il sito del Progetto Nausicaa (progettonausicaa.it), un progetto di inclusione abitativa e lavorativa a Bologna.
    Il progetto, gestito dal Consorzio l’Arcolaio, è attivo da gennaio 2021 e ha l’obiettivo di superare i pregiudizi, proporre soluzioni innovative alle persone di origine straniera, ai proprietari di immobili, alle aziende. In particolare attraverso il sito si vogliono raggiungere nuovi proprietari immobiliari e nuovi imprenditori interessati a fare parte della rete di inclusione che il progetto sta generando.

    Ci sono un proprietario, un datore di lavoro e un cittadino straniero… No, non è una barzelletta. Casa e lavoro sono gli elementi centrali intorno ai quali si sviluppa la reale integrazione delle persone di origine straniera e il Progetto Nausicaa, che conta già 177 beneficiari, parte proprio da queste esigenze. Da oggi Nausicaa, progetto attivo da gennaio 2021,  è online per favorire l’inclusione socio-lavorativa e supportare l’accesso dei cittadini stranieri nel mercato immobiliare privato della Città metropolitana di Bologna.
    Il progetto è finanziato dal Fondo Nazionale per le Politiche Migratorie 2019 ed è gestito dal Consorzio l’Arcolaio, in collaborazione con il Comune di Bologna, l’ufficio per il lavoro e i Servizi Abitativi di ASP Città di Bologna.

    Servizi e Garanzie per chi aderisce al progetto
    Il servizio per l’inclusione abitativa prevede percorsi individualizzati di supporto alla ricerca immobiliare, favorisce gli inserimenti abitativi riducendo il fenomeno di discriminazione, esclusione sociale ed economica che talvolta caratterizza il mercato degli affitti. Un’équipe di professionisti affianca i beneficiari del progetto nel percorso di autonomia abitativa facilitando la mediazione tra l’agenzia immobiliare, i proprietari, il contesto abitativo e prevedendo un Fondo di Garanzia a tutela dei proprietari di immobili.
    Il servizio per l’inclusione socio-lavorativa agisce per favorire l’accesso delle persone migranti nel mondo del lavoro attraverso formazione e garanzie per le aziende. Servendosi di una équipe multidisciplinare stabilisce rapporti proficui con le aziende del territorio mediando tra le esigenze dei cittadini di origine straniera e i datori di lavoro e supportando economicamente l’ingresso dei neoassunti nelle imprese.

    Come aderire al progetto Nausicaa
    Progettonausicaa.it ha il compito di far conoscere il progetto e allargare il numero dei beneficiari, sensibilizzando  la città di Bologna e facilitando la piena integrazione dei cittadini stranieri nel tessuto sociale cittadino, evitando così pregiudizi e fenomeni di discriminazione.
    Grazie al sito le aziende e proprietari di immobili potranno aderire al progetto, ed entrare a far parte di un’innovativa esperienza che salvaguardi i propri interessi senza sottovalutare tematiche come solidarietà e integrazione. Nel sito saranno caricati anche videotutorial gratuiti per permettere non solo ai beneficiari del progetto di apprendere e formarsi su tutti gli aspetti di gestione della casa e della ricerca lavoro.

  • Premiazione Jungla Urbana

    Una folla di bambini, mamme, papà, nonni, educatori, rappresentanti del comune e altro ancora hanno invaso ieri, giovedì 14 maggio, la Cappella Farnese a Palazzo d’Accursio per la premiazione della mostra-concorso “LA JUNGLA URBANA”.
    Presente l’Assessore Milli Maria Virgilio, in rappresentanza del Sindaco, che insieme a Pietro Segata, in rappresentanza dell’ente gestore dei servizi integrativi scolastici nella città di Bologna, hanno consegnato i premi ai vincitori.
    Il primo premio è andato alle bambine e ai bambini del servizio di pre orario della scuola primaria ACRI (Quartiere Navile).
    Al secondo posto si è classificata la scuola primaria GIORDANI (Quartiere San Vitale, servizio di pre post orario).
    Terzo posto alla scuola VISCARDI (Quartiere Savena, servizio pre orario) e un riconoscimento speciale alla Scuola Manzolini (Quartiere Saragozza, servizio pre post orario) che si è aggiudicata il PREMIO DIREZIONE.
    Ogni anno scolastico, infatti, ciascun bambino di ogni scuola primaria di Bologna iscritto ai servizi integrativi (pre post orario) è chiamato a realizzare un’opera pittorica su un particolare progetto. Per l’anno scolastico 2008-09 il progetto, intitolato “LA JUNGLA URBANA”, è incentrato sulla tematica della sicurezza stradale, interpretata in chiave ludica.
    Oltre 50 le opere pervenuteci! Una selezione di queste è esposta in una mostra al primo piano di Palazzo d’Accursio, Sala Manica Lunga fino al 19 maggio 2009.

    Mostra Concorso
    Palazzo d’Accursio
    Sala “Manica Lunga” (primo piano)
    Dal 5 al 19 maggio 2009
    dalle ore 10,00 alle ore 18,00

    Affrettatevi a visitarla!

     

  • Atti convegno

    L’ETÀ ADULTA E I SERVIZI ALLA PERSONA

    Una vera relazione di aiuto deve basarsi sullo sviluppo della comprensione della “alterità”, per poter riconoscere nel rapporto la persona con tutto il suo bagaglio di vissuti e di esperienze che noi, come educatori, professionisti, figli, parenti, non dobbiamo mai dimenticare.
    È importante stabilire una relazione che non sia soltanto una risposta pedissequa ai vari bisogni di cura personale, ma che costruisca un percorso di accompagnamento condiviso con la persona anziana.
    Per tale motivo, al fine di raggiungere questo obiettivo, dobbiamo ripercorrere il percorso di vita della persona che abbiamo di fronte, dall’infanzia alla situazione attuale, per riconoscere le caratteristiche del deficit nell’età adulta e nella terza età.
    Tale azione consentirà ai professionisti, così come ai care-giver, di attivare in un secondo momento le diverse strategie per ridurre le condizioni di disagio personale e migliorare la qualità di vita delle persone, in un percorso continuo di umanizzazione dei servizi.
    Su questi punti si è svolto il IV Seminario Convegno – III Simposio Internazionale Bologna-Italia (Bologna, 5 e 7 maggio 2011), un’interessante occasione di riflessione alla presenza di vari attori del settore dei servizi sociali e sanitari, a livello nazionale e internazionale. Gli atti del convegno sono oggi raccolti nel volume “L’ETÀ ADULTA E I SERVIZI ALLA PERSONA. Dalle attività di prevenzione nell’infanzia, alle azioni di cura. Dal deficit alla riduzione dell’handicap”.

    Scarica gli atti qui.

  • SALDI D’ARTISTA: LA COOPERAZIONE ATTRAVERSO L’ARTE

    C’è chi della propria vita fa un’arte e chi, attraverso l’arte, comunica la vita. Dall’incontro tra Società Dolce, cooperativa sociale che si occupa di servizi alla persona e l’artista Giuseppe Stampone, è nato l’ambizioso viaggio tra vita e arte. Obiettivo? Realizzare il Contagiorni2017, un calendario che in un approfondimento visionario racconta l’attuale condizione dei modelli cooperativi.
    È iniziata così, la collaborazione tra uno degli artisti più interessanti della sua generazione, con esperienze di spicco nel panorama internazionale, capace di mettere in discussione i concetti di autorialità e del ruolo stesso dell’arte nella società e Società Dolce.
    L’arte, che raccoglie e rilancia aspetti etici e pratici della cooperazione, attraverso il suo accadere come esperienza: “Vogliamo presentare l’arte di chi crea e l’arte di chi del cooperare fa uno stile di vita, rendendo migliore il quotidiano di tante persone fragili” spiega Pietro Segata, presidente di Società Dolce.

    Un progetto che risponde perfettamente ai modelli formali e relazionali dell’arte contemporanea, capaci d’inserire nel mondo reale una nuova dimensione del possibile.
    Il lavoro creativo si è svolto in un costante dialogo con i soci della cooperativa, in una condivisione autoriale con altri dieci autori italiani e stranieri e in collaborazione con gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Urbino. Tra loro, nomi noti della sfera internazionale, quali Stefano Boccalini, Jota Castro, Emilio Fantin, Ugo La Pietra, Andrea Nacciarriti, Obra Architects Studio, Lorenzo Scotto Di Luzio, Marinella Senatore, Solstizio Project, Eugenio Tibaldi.

    Il risultato di questo percorso è nell’originale installazione, esposta nell’ambito di ART CITY Bologna, in occasione di ARTE FIERA: SALDI D’ARTISTA – La cooperazione attraverso l’arte, aperta presso il Centro italiano di Documentazione sulla Cooperazione e l’Economia Sociale, via Mentana 2, venerdì 27 gennaio e domenica 29, dalle ore 14 alle 20 e sabato 28 gennaio, dalle ore 14 alle 24.
    L’evento è curato da Giacinto Di Pietrantonio e Pietro Gaglianò, sostenuto da Società Dolce, in collaborazione con il Centro Italiano di Documentazione sulla Cooperazione e l’Economia Sociale.

    Seguirà una TAVOLA ROTONDA in programma venerdì 27 gennaio 2017, alle ore 15, presso la Sala Melodia di ARTEFIERA, nel Quartiere fieristico di Bologna, con la partecipazione del presidente di Legacoop nazionale Mauro Lusetti, dell’artista Giuseppe Stampone, del docente dell’Università di Bologna Antonio Matacena, dell’artista peruviano Jota Castro, del critico e curatore Pietro Gaglianò, del ricercatore di estetica dell’Università di Macerata Paolo Godani e la moderazione del presidente di Società Dolce Pietro Segata.
    Una sfida di sostanza, raccolta con successo da chi ogni giorno lavora nei servizi alla persona.

    Guarda la cartolina dell’installazione
    Leggi la recensione di Pietro Gaglianò

    Guarda l’invito al talk

     

  • Societa’ Dolce al 106° posto su Top Aziende

    “Gli imprenditori chiedono soprattutto certezze, oltre a ripetere che tasse alte e burocrazia sono pesi che continuano a imbrigliare non solo chi fa impresa da anni, ma anche chi vorrebbe farla. Purtroppo, non si vedono all’orizzonte provvedimenti che potrebbero incidere su questi due fattori e quindi non resta che cercare una via di uscita da soli.” Questa è la riflessione di Matteo Naccari sullo stato di salute del sistema economico della regione pubblicato su Top Aziende, la sintesi dei bilanci delle principali aziende di Emilia Romagna e Marche sulla base del fatturato 2015 e presentata in data 31 Gennaio 2017 con un inserto de Il resto del Carlino.

    In questa classifica Società Dolce si attesta al 106° posto, con quasi 73 milioni di euro di fatturato al 2015, nonché prima tra le cooperative sociali.

    Dalle interviste rilasciate dai massimi esponenti delle principali associazioni di categoria sullo stato della cooperazione sociale emergono segnali di positivi, come dichiarato da Giovanni Monti, presidente di Legacoop Emilia-Romagna: “L’anno scorso siamo riusciti a produrre qualcosa in più in termini di fatturato, associati e occupati: c’è molto da fare, però ci sono segnali per avere fiducia nel futuro”.
    Francesco Milza, presidente di Confcooperative Emilia-Romagna, ha invece evidenziato come “i dati tendenziali che riguardano il 2016 ci confermano una sostanziale tenuta del sistema cooperativo. I tre settori trainanti restano l’agroindustriale, i servizi e il comparto delle coop sociali. Permane una certa difficoltà in termini di redditività, mentre su occupazione e fatturato c’è una tenuta: nel computo complessivo dell’anno trascorso ci aspettiamo un segno positivo rispetto al 2015.”

    Leggi Top Aziende – Editoriale di Matteo Naccari “Il 2017 è ancora pieno di incognite”
    Leggi Top Aziende – Intervista a Giovanni Monti “Adesso avanti con lo sviluppo. Dobbiamo avere fiducia nel futuro”
    Leggi Top Aziende – Intervista a Francesco Milza “Sinergie, rete e innovazione per mandare la crisi in archivio”

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