• Libera-mente

    Dal 17 al 19 aprile 2015 a Crema (Chiostro Centro Culturale S’Agostino) “Libera-mente. Un viaggio di colore nel mondo della disabilità fisica ed intellettiva”, esposizione delle opere realizzate dai ragazzi del Centro Diurno per Disabili “IL SOLE”, gestito da Società Dolce, durante il laboratorio artistico condotto da Aurora Rossini, arte-terapista dell’Accademia di Belle Arti di Brera.

    INAUGURAZIONE:
    17 aprile 2015 ore 10,00

    Interviene:
    Pietro Segata, presidente cooperativa sociale Società Dolce
    Davide Vighi, direttore Comunità Sociale Cremasca
    Stefania Bonaldi, sindaco Comune di Crema

    A seguire aperitivo

    All’interno della mostra si terranno laboratori artistici sul tema “LA TRASPARENZA”:
    sabato 18 aprile ore 15,00-17,00
    Laboratorio artistico condotto da Aurora Rossini, arte terapista – Cooperativa Sociale Società Dolce
    domenica 19 aprile ore 15,00-17,00
    Momento interattivo di espressione musicale condotto da Enzo Rocco, musicoterapista – Cooperativa Sociale Società Dolce

    LIBERA-MENTE. Un viaggio di colore nel mondo della disabilità fisica ed intellettiva
    Dal 17 al 19 aprile 2015
    venerdì ore 10,00-13,00 e 14,30-17,30
    sabato e domenica ore 10,00-18,00
    CHIOSTRI CENTRO CULTURALE S’AGOSTINO
    Via Dante Alighieri, 45
    Crema (CR)

    Ingresso libero

    Info: Centro Diurno per Disabili Il Sole Cooperativa Sociale Società Dolce Via Desti, 25 Crema (CR) tel. 0373 259717 cdd.ilsole@societadolce.it

    Scarica l’invito.

  • Andar X campi

    andar per campi.jpgAl via la II edizione di “AndarXCampi”.
    27 giugno, 9 luglio e 19 luglio: tre serate sul mondo dei "nomadi".
    La paura dell’altro e del diverso spesso viene strumentalizzata a fini politici, riflettiamoci insieme… Percorsi di conoscenza, responsabilizzazione, convivenza sono, quindi, ancora possibili?  Cultura, musica, tradizione sinta e rom.
    Contro ogni pregiudizio!!!
    L’iniziativa è promossa dalle cooperative sociali Società Dolce e La Rupe, dall’Associazione Interculturale Universo, dall’Associazione di Promozione Culturale Naufragi e da Le fucine vulcaniche.

    PROGRAMMA
    Lunedì 27 Giugno 2011
    presso lo spazio “Popoli del Mondo” Giardini Fava, Via Milazzo 32 a Bologna
    19.30 buffet, giocoleria e musica con le Fucine Vulcaniche
    21.00 proiezione del film documentario “Io, La Mia Famiglia Rom e Woody Allen" Regia di Laura Halilovic, 2009

    Martedì 19 Luglio 2011
    presso lo spazio “Popoli del Mondo” Giardini Fava, Via Milazzo 32 a Bologna
    19.30 buffet, giocoleria e musica con le Fucine Vulcaniche
    21.00 "Quando i nomadi si fermano… parliamo di campi e di alternative assieme a rom e sinti"
    proiezione di video interviste; a seguire dibattito
    Esposizione di una mostra fotografica sulle vite dei Rom di Parigi

    Sabato 9 luglio 2011
    presso PaniCulture2 Festival – Parco dei Pini, via Triumvirato 13 a Bologna
    19.30 buffet, giocoleria e musica con le Fucine Vulcaniche
    21.00 La storia del Mondo:
    proiezione del video “Sinto-nia”, interviste realizzate dagli operatori sociali all’interno delle 3 aree sosta sinti di Bologna; 
    storie di vita SINTI, letture interpretate di vite itineranti; a seguire dibattito sul tema
    mostra fotografica

    Info: 349 4453459; sostanomadi@societadolce.it

    Scarica il volantino qui.

  • WELFARE EFFICIENCY SOCIETA’ DOLCE EMILIA ROMAGNA SRL

    Costituita pochi giorni fa a Bologna la “WELFARE EFFICIENCY SOCIETA’ DOLCE EMILIA ROMAGNA SRL” (in sigla “WEY ER SRL”), una nuova ESCO nata dalla collaborazione tra Cooperativa Sociale Società Dolce e Infinityhub S.P.A.

    “Infinityhub è una startup innovativa – come la definisce il suo presidente Massimiliano Braghin – che accende lo sviluppo dell’economica locale e la creazione di lavoro attraverso la realizzazione di progetti eco-sostenibili di efficientamento energetico, in osservanza dei principi di democrazia energetica, condividendo direttamente con chi vuole aderire, i vantaggi, anche economici, dei singoli progetti.” La società agisce sotto forma di hub per il lancio, la promozione e lo sviluppo di iniziative energetiche direttamente con il consumatore di energia secondo il classico modello delle ESCO: gli interventi di efficientamento generano un risparmio energetico di lungo periodo, che viene distribuito in modo che l’utente, per la durata del contratto, abbia un beneficio diretto circa la spesa storica e corrisponda alla società di scopo (SPV) la parte residua sotto forma di canone annuo.
    Le E.S.Co. (Energy Service Company) o società di servizi energetici, sono soggetti specializzati nell’effettuare interventi nel settore dell’efficienza energetica, in grado di offrire servizi energetici integrati (quindi progettazione, installazione, manutenzione e gestione degli impianti) in un’ottica di garanzia dei risultati e di finanziamento tramite terzi. Dalla diagnosi energetica al progetto di fattibilità, dalla realizzazione dell’intervento alla manutenzione, permettono al cliente di reperire le risorse necessarie a coprire l’intero finanziamento o lo assistono nell’accesso al credito.

    WELFARE EFFICIENCY SOCIETA’ DOLCE EMILIA ROMAGNA SRL sarà amministrata da Massimiliano Braghin in veste di presidente e Michele Milani in veste di vice-presidente del consiglio d’amministrazione.  Michele Milani, in qualità anche di coordinatore dei Servizi Tecnici di Società Dolce, si occuperà inoltre di seguire l’evoluzione del progetto per la Cooperativa.

  • Società Dolce al 110° posto su Top Aziende

    “Le richieste e le proposte, di chi guida le principali associazioni sono precise e spaziano dal taglio della burocrazia agli incentivi per l’innovazione, dalla spinta alle aggregazioni agli investimenti sull’attrattività dei territori. Speriamo che siano ascoltati. Solo così il 2018 potrà essere l’anno della svolta definitiva.” Questa è la conclusione di Matteo Naccari nel suo editoriale sullo stato di salute del sistema economico della regione pubblicato su Top Aziende, la sintesi dei bilanci delle principali aziende di Emilia Romagna e Marche sulla base del fatturato 2016 e presentata in data 31 Gennaio 2018 con un inserto de Il resto del Carlino.

    In questa classifica, Società Dolce si attesta al 110° posto e prima tra le cooperative sociali, con un fatturato di quasi 77 milioni di euro, 4 milioni in più rispetto al 2015.

    “Usciamo da un anno in cui la fase di ripresa ha cominciato a farsi sentire in modo significativo, ora ci aspettiamo qualche ulteriore passo in avanti”, afferma Giovanni Monti, presidente di Legacoop Emilia Romagna, che quest’anno ha visto una crescita di soci e la formazione di nuove cooperative. Tra i settori più “in forma” anche quello del welfare che, insieme ad altri, conferma il trend positivo del 2016.
    Francesco Milza, presidente di Confcooperative Emilia Romagna, evidenzia invece come “fare rete”, creare consorzi di cooperative, sia il modello vincente da trasmettere anche attraverso la formazione “Ci stiamo rivolgendo anche alle scuole, perché vogliamo che la cooperazione, oltre che a un modo di fare impresa, venga percepita come un modello sociale, così com’è. Abbiamo vissuto anni di individualismo, ora puntiamo sulla partecipazione”. Capacità, quella di creare reti, recepita dall’Emilia Romagna che, con un PIL che aumenta più velocemente di quello nazionale, traina la ripresa in Italia: “Occorre confermare la crescita, ma anche continuare a puntare su una regione storicamente unita e compatta che nella crisi ha trovato difficoltà, ma che grazie alla sua storia ha dimostrato di avere capacità di fare sistema.”.

    Leggi – Top Aziende “2018, anno della svolta?” – l’editoriale di Matteo Naccari 

    Leggi – Top Aziende “Edilizia ancora ferma al palo. E c’è troppa burocrazia” – intervista di Federico Del Prete a Giovanni Monti, presidente di Legacoop Emilia Romagna

    Leggi – Top Aziende “Nel 2018 bisogna consolidarsi. Pugno duro contro le false coop” – intervista di Giuseppe Catapano a Francesco Milza, presidente di Confcooperative Emilia Romagna 

     

  • Nuovo Vice-Presidente

    Siamo lieti di informarvi che, in data 3 novembre 2011, è stata nominata Vice-Presidente della Cooperativa Sociale Società Dolce Carla Ferrero.
    Un sentito ringraziamento a Roberta Marchesini che, dopo tanti anni, si è dimessa dal ruolo di consigliere e Antonio Franceschini, socio fondatore della cooperativa, dimessosi dalla carica di Vice-Presidente.

    Chi è Carla Ferrero?
    Di origini Piemontese, trasferita a Bologna dal 1984, risiede a Pianoro.
    Ha studiato a Milano e Roma e conseguito un Master in Psicologia ed un Master in gestione dei Servizi Sociali.
    Dopo aver raggiunto i massimi livelli sportivi nella Federazione Italiana Pallavolo, inizia nel 1988 il suo percorso lavorativo nell’associazionismo (AIAS Bologna) dove rimane fino al 2003. In quegli anni si impegna in particolare nello sport e nel turismo per disabili, diventando Responsabile della Commissione Europea DG V per lo sport e il tempo libero, nonché membro di Mobility International.
    Nel 2003 inizia la sua esperienza nella Cooperativa Sociale Società Dolce dove ricopre il ruolo di Responsabile dell’Area Integrazione Adulti, occupandosi di servizi nell’ambito della disabilità, psichiatria e disagio. Ha gestito l’apertura di 7 nuovi servizi per disabili e promosso la riorganizzazione dei servizi afferenti al Dipartimento di Salute Mentale di Bologna.
    Dal 2010 è Vice-Presidente del Consorzio Indaco, che include le eccellenze bolognesi che si occupano di disagio. E’ membro, inoltre, del C.d.A. dell’Associazione Europea ARFIE, che si occupa di formazione nell’ambito della disabilità.
    In Società Dolce si occupa inoltre dell’accreditamento socio sanitario dei servizi della cooperativa e del Consorzio Aldebaran e, da ottobre 2011, è anche Responsabile ad interim dell’Area Integrazione Minori.
    Il 3 novembre 2011 è stata nominata Vice-Presidente della Cooperativa Sociale Società Dolce.

  • Nota delle Coop Italiane sullo sciopero

    Nota dell’Alleanza delle Cooperative Italiane sullo sciopero

    Bologna 3 marzo 2016 – «Dispiace l’irrigidimento dei sindacati  su temi che all’avvio della trattativa non erano stati neppure messi in agenda e che in massima parte sono materia del contratto nazionale – commentano Legacoop Bologna, Confcooperative Bologna, Agci Bologna, a proposito dello sciopero di oggi convocato dai sindacati provinciali sull’integrativo delle cooperative sociali – Noi continuiamo a tenere la porta aperta su questioni legate a miglioramenti normativi del contratto che, sebbene scaduto, è ancora a tutti gli effetti attivo e che nell’ultimo anno ha pagato come premio ERT, Elemento Retributivo Territoriale, 650 mila euro ridistribuito tra i lavoratori, il più alto degli ultimi cinque anni. È anche opportuno ricordare che era già stato raggiunto un accordo di massima sulla non applicazione del Jobs Act nei cambi di appalto, che nelle dichiarazioni rilasciate dai sindacalisti in questi giorni viene messo in discussione».
    Le tre associazioni, che danno vita a Alleanza delle Cooperative Italiane, invitano anche «a non dimenticare che il fatturato delle cooperative sociali deriva per circa l’80% da commesse pubbliche ed è condizionato dalle gare dei Comuni, che troppo spesso subiscono tagli economici e da tariffe stabilite in sede regionale, le quali andrebbero adeguate in maniera più consistente di quanto fatto. Dal 2010 in poi, la marginalità delle cooperative sociali è crollata al 2% ma non l’occupazione, che è aumentata anche negli anni della crisi, con l’applicazione del contratto nazionale di lavoro e dell’integrativo provinciale sempre attivo anche quando i capitolati d’appalto hanno riconosciuto solo l’importo del contratto nazionale. Il costo del lavoro rappresenta l’85% delle uscite di bilancio delle cooperative e le cooperative sociali aderenti all’Alleanza delle Cooperative Italiane – Bologna in questi anni hanno rappresentato un argine di legalità al lavoro nero o grigio, molto presente nei servizi alla persona».
    Per le tre centrali cooperative «una revisione del “sistema di welfare”, che comprenda anche un ragionamento sulla sostenibilità economica e sociale di chi fa lo stesso lavoro sia esso dipendente pubblico o di una cooperativa sociale, delle gare che premino ulteriormente la qualità rispetto al costo e basi d’asta condivise su parametri di rispetto dei contratti e dei servizi accreditati (accreditando ad esempio gli Asili Nido), consentirebbe di migliorare i servizi per i cittadini e i salari dei soci lavoratori. Adottare una linea comune fra le parti sociali – concludono le centrali cooperative – potrebbe facilitare tale revisione. Le cooperative sociali, e lo dimostrano i dati dei bilanci, sono i soci e i lavoratori, per questo chiediamo al sindacato di essere al nostro fianco (e non contro) nella battaglia per una piena valorizzazione del lavoro sociale».

  • Bologna di ieri, Bologna di oggi

    I RACCONTI DEGLI ANZIANI RACCOLTI IN UN BREVE VIDEO DA TRE STUDENTESSE LICEALI

    Ci sono storie che non devono essere dimenticate, perché raccontano da dove veniamo, la città dove abitiamo e anche chi siamo.
    Venerdì, 2 dicembre 2016, presso la sede di Società Dolce, è stato proiettato il breve video (10’) realizzato da tre studentesse, Michelle Coleman, Ilaria Giovannini e Micol Di Menna, all’interno del progetto di Servizio civile Minori.
    Erano presenti le tre autrici, il presidente di Società Dolce, Pietro Segata, il responsabile delle risorse umane, Pietro Ravagli, il presidente del Coordinamento provinciale Enti di Servizio civile, Fabio Cavicchi, la dirigente del liceo “Arcangeli”, Maria Cristina Casali, una rappresentante del liceo “Galvani” e gli anziani intervistati, mentre  la vicepresidente della Regione Emilia Romagna, Elisabetta Gualmini ha inviato un saluto scritto.

    Le tre studentesse, due della sezione “Audiovisivo e Multimediale” del liceo artistico “Arcangeli” e una del liceo “Galvani”, hanno realizzato “Una storia da non dimenticare”, raccogliendo i racconti di sei persone tra i 96 e i 103 anni, ospiti di Villa Paola, casa residenza anziani gestita da Società Dolce.
    Il tema: la Bologna di ieri, la Bologna di oggi. È emerso così che la vita della città si svolgeva tra Piazza Maggiore e via d’Azeglio, dove si andava a cercare “moroso”, che il solo divertimento e forse l’unica occasione di socializzazione dei giovani di allora era il ballo, che la sala da ballo più bella era alla Montagnola, che ai giardini Margherita c’era la gabbia dei leoni. Che durante la guerra le fucilazioni di civili avvenivano ogni giorno, al Poligono di tiro fuori porta San Felice, che le donne lasciavano i bambini intere giornate in rifugi di fortuna costruiti con le balle di paglia fuori dalle case, per paura dei bombardamenti. Poi la fame e il freddo, pranzi e cene con un pezzo di pane duro e un po’ di latte e il forte legame dei nostri anziani per la bicicletta.

    Unico mezzo di trasporto della loro epoca, simbolo di indipendenza, è il mezzo col quale Michelle, Micol e Ilaria hanno accompagnato gli intervistati nei luoghi della loro memoria. Grazie all’associazione “In bici senza età” e alle loro biciclette speciali, attrezzate per il trasporto, le ragazze e gli anziani hanno rivisto insieme le vie e le piazze raccontate, con molta emozione e nostalgia.
    “Un’esperienza bellissima – dicono Michelle Coleman e Ilaria Giovannini, 17 anni – perché rileggere Bologna attraverso i racconti degli anziani, ci ha permesso di conoscerla da un punto di vista che non avremmo mai conosciuto”.
    D’accordo anche Micol Di Menna, 16 anni, per la quale “l’emozione delle persone che ci hanno accompagnate in questo viaggio, mi ha avvicinata ad una realtà che non conoscevo e che porterò ogni giorno nel ricordo”.

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  • Nuovo sito per Piazza dei Colori

    E’ online il nuovo sito di Piazza dei Colori, progetto dell’Associazione angoloB, nato con l’obiettivo di rigenerare una zona urbana svantaggiata (Piazza dei Colori appunto), grazie al coinvolgimento di artigiani, associazioni e creativi del territorio.

    Dalla sua nascita, nel 2010, Piazza dei Colori ha attivato diversi progetti gratuiti e accessibili a tutti i residenti:
    – Estate Regaz! il campo estivo divertente e solidale nato nel 2015 in collaborazione con il centro d’accoglienza Condominio Pallavicini 12, Consorzio Indaco e l’associazione Piazza Grande;
    – un punto d’ascolto telefonico attivo 7 giorni su 7, per il supporto psicologico e pratico per i nuclei familiari più fragili;
    – il laboratorio Compiti Insieme, per il contrasto alla dispersione scolastica;
    – gli interventi di sostegno domiciliare e scolastico, in coordinamento con le scuole e i servizi educativi del territorio;
    – il corso d’italiano per favorire l’integrazione delle mamme migranti e dei loro bimbi;
    – i percorsi di reinserimento lavorativo;
    – la Boutique di riciclo solidale dove gli abiti che non si usano più prendono nuovamente vita e vengono ridistribuiti gratuitamente ai centri d’accoglienza per persone senza fissa dimora;
    – corsi di inglese, cucito e yoga al femminile, creati per offrire occasioni di benessere e socialità alle donne di tutte le età e di ogni provenienza geografica che abitano in Piazza dei Colori;
    – interventi di mediazione culturale e iniziative di cittadinanza attiva, per migliorare la qualità della vita delle famiglie.

    Scopri il nuovo sito di Piazza dei Colori: http://piazzadeicolori.it/

  • Accogliere mamme e bambini migranti

    Accogliere mamme e bambini migranti 

    Caterina Segata , Responsabile area sede Infanzia Cooperativa Sociale Società Dolce
    Rivista “Bambini“, n.1, gennaio 2019 – pp. 37-41

    Il progetto Gold nasce quattro anni fa per rispondere ai bisogni complessi di nuclei mamma bambino migranti, grazie alla convergenza di due settori di intervento della stessa organizzazione, che non avevano mai integrato prima le proprie risorse verso lo stesso obiettivo.

    Questo contributo cerca di mettere in luce come i bisogni di famiglie fragili e vulnerabili richiedano una presa in carico “olistica” e spingano l’organizzazione dei servizi a superare vincoli, gerarchie e ruoli aprendo uno spazio di cooperazione e di sviluppo di nuove competenze e potenzialità di intervento.

    Dopo avere descritto in sintesi la genesi e la strutturazione del progetto, la seconda parte dell’articolo focalizza le sfide e le opportunità dal punto di vista dei diversi attori: bambini, madri, gruppi di lavoro e organizzazione.

     

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