• CARTA DEI SERVIZI COMUNALI PER L’INFANZIA


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    La Carta dei Servizi, in attuazione delle normative vigenti, è un documento pubblico rivolto ai genitori, alle famiglie, al territorio, che risponde a esigenze di trasparenza dell’informazione e di tutela per gli utenti, al fine di migliorare l’efficacia e l’efficienza del servizio pubblico nei servizi erogati. Il documento è stato redatto dal Comune di San Giorgio di Piano in collaborazione con Società Dolce.

  • Delegazione libanese in visita nei servizi di Societa’ Dolce

    Dal Libano, all’Emilia Romagna, per vedere come funzionano i nostri servizi sociali, assistenziali ed educativi. Un’agenda fitta, quella delle tredici rappresentanti del Ministero per le Politiche Sociali libanese, con due appuntamenti dedicati a Società Dolce.

    La prima tappa è stata a Filonido, servizio per la prima infanzia, dove Caterina Segata, responsabile area Infanzia della cooperativa, ha presentato l’azienda, mentre l’educatrice Debora Caretta ha descritto attività e ambienti.
    Frutto di un’interessante sinergia tra pedagogista e architetto, l’utilizzo degli spazi ha destato particolare interesse nelle ospiti, per la flessibilità e la possibilità di trasformazione, a seconda delle esigenze del fare educativo e della destinazione d’uso.
    Le ospiti libanesi hanno apprezzato sia le modalità di accesso che l’apertura del nido sui 365 giorni dell’anno, una flessibilità non comune, che intende rispondere alle esigenze dei tempi di conciliazione dei tempi di vita e lavoro delle famiglie.

    La visita a Casa degli Etruschi, residenza per anziani a Marzabotto, aveva l’obbiettivo di raccogliere stimoli e suggerimenti da portare a casa.
    Accolte dal sindaco Romano Franchi, dalla coordinatrice Rosita Accomando e dagli operatori della struttura, ha presentato ospiti e quotidianità attraverso un video realizzato dagli operatori, cui ha fatto seguito una visita al servizio.
    L’iniziativa, voluta dalla Regione Emilia Romagna, in collaborazione con ErvetUNDP, si è conclusa con l’invito a ricambiare la visita, bella dimostrazione d’integrazione e contaminazione d’idee e buone prassi.

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  • Estate regaz 2015

    di Choudery Rashid Hussain (ospite del dormitorio Rostom)

    In America, alcuni anni fa, ci fu una bufera di vento che distrusse tutto. Il governo aveva annunciato la chiusura degli istituti per un tempo indefinito, ma il Ministro dell’Educazione disse: “Possiamo sopportare quello che abbiamo perso, ma non di chiudere le scuole. L’educazione è importante”.
    E con l’educazione, anche le vacanze sono importanti, perché danno energia positiva. Le vacanze più lunghe arrivano una volta l’anno, ti fanno sentire leggero e conosci nuovi amici. Ma ci sono famiglie che non possono andare in vacanza con i loro bambini, per diversi problemi e allora, come aiutarli?
    L’associazione Angolo B, dal 2009, si attiva con vari progetti. Prima dell’estate, i suoi volontari sono andati nelle scuole a lasciare un volantino, per informare le famiglie su un centro estivo dedicato a tutti i bambini che non hanno la possibilità di andare in vacanza.
    I bambini, dai 6 agli 8 anni, sono stati accolti per due settimane, dall’8 al 12 giugno, e dal 15 al 19 giugno, in una splendida struttura, con tutte le cose necessarie per far star bene i piccoli, la guida di educatori e la collaborazione di alcuni ospiti di due dormitori, Casa Willy e Rostom, siti in via Pallavicini 12.
    Veramente questo è uno splendido posto per i bambini, c’è tutto, un grande giardino pieno di fiori e piante, una sala con tavoli e sedie, i bagni, le stanze, il frigorifero e il microonde. I bambini erano liberi di correre, saltare e giocare e fare tutto ciò che volevano.
    Gli ospiti dei due dormitori andavano via alle 9 di mattina e rientravano alle 19 di sera, ma alcuni rimanevano ad aspettare i bambini, che arrivavano alle 9.30 accompagnati da Annabella, l’educatrice, e restavano fino alle 17.00. Passavano ogni giorno otto ore nella struttura.
    Quest’anno hanno partecipato 21 bambini di diverse età: alcuni erano di 14, 15, 16 anni, mentre altri avevano tra i 6 e i 9 anni. Annabella dal primo giorno ha scelto quattro bambini tra i più grandi, affidando loro un ruolo di responsabili di un gruppo di bambini più piccoli e delle attività che facevano: volontariato, gioco, laboratori, divertimento e creatività.
    Nel dormitorio Rostom e a Casa Willy c’erano ospiti di diverse nazionalità, proprio come i bambini e spesso, tra di loro, hanno comunicato nella lingua natia e tutti si sono sentiti accolti.
    Uno degli ospiti del Rostom si chiama Kamar e faceva le torte e il the per tutti e regalava piante ai bambini, che gli volevano bene e insieme hanno pitturato i muri.
    L’ultimo giorno, noi ospiti del dormitorio eravamo coi bambini e abbiamo parlato con loro, chiedendo come si sono trovati durante l’Estate Regaz.

    Bambino F:  “Mi sono divertito tanto perché c’era un grande giardino”
    Bambino M: “Abbiamo giocato e io voglio giocare sempre così, mi sono sentito molto bene”
    Bambino T: “Mi sono divertito troppo perché il sign. Kamar ci dava le torte”
    Bambino S: “Io sono molto contento, perché ho trovato nuovi amici”
    Bambino A: “Abbiamo fatto tutto, scherzavamo e facevamo le attività”
    Bambino R: “Cantavamo e raccontavamo le storie con gli amici e siamo stati contenti”
    Bambino N: “Mi sono divertito, perché ho parlato con gli altri ospiti di Rostom e Casa Willy. Mi sono sentito bene”
    Bambino K: “ho visto tante nuove persone e tutto il giorno stavo con loro”.

    La bambina G. ha detto una cosa interessante: “A casa mia mamma mi sgrida, ma Annabella no, io voglio sempre venire qua, perché mi sono sentita molto bene”.
    Alla domanda inversa, “cosa non ti è piaciuto?” c’è stata solo una sola risposta: “oggi è il giorno più brutto, perché è l’ultimo giorno  di questo progetto”.
    Tutti volevano continuare l’Estate Regaz 2015 e hanno detto “Non ci dimenticheremo mai di questa estate” e hanno ringraziato i due capi, Simone di Rostom e Carlo di Casa Willy, che hanno collaborato con noi e Annabella.
    Quando abbiamo chiesto agli ospiti di casa Willy come si sono sentiti con i bambini di Estate Regaz c’è stata la stessa risposta: “Anche noi ci siamo divertiti molto, abbiamo giocato insieme e comunicato tanto. Abbiamo ascoltato le parole in modo chiaro e Dolce!”.

    Se vuoi sostenere il progetto, vai sul sito www.buonacausa.org/cause/estateregaz
    Se vuoi saperne di più: www.facebook.com/piazzadeicolori21, oppure www.facebook.com/pages/Casa-Willy/235781319951506, o ancora, www.facebook.com/pallavicini12

  • Bonus INPS: 1000 euro per i nati dal 2016

    E’ stato pubblicata la Circolare 88 dell’INPS che attua le indicazioni previste dalla legge di bilancio 2017 in merito all’erogazione di un bonus per le famiglie. Il sostegno non prevede tetti di reddito massimo e rende beneficiarie tutte le famiglie con bambini nati o adottati dall’1 gennaio 2016 in poi.

    Il contributo è previsto nella misura massima di 1000 euro l’anno, in undici rate mensili da 90,91 euro ciascuna, al fine di coprire in tutto o in parte la rata del nido d’infanzia, sia pubblico che privato, oppure per introdurre forme di supporto presso l’abitazione, in favore di bambini che non possono frequentare un servizio a causa di una grave patologia cronica. E’ pertanto necessario attestare l’iscrizione al nido per poter usufruire del contributo.

    Per maggiori informazioni visita la pagina dedicata su www.inps.it.

  • Convegno

    Siamo lieti di segnalarvi che il prossimo aprile si terrà il “II° INCONTRO INTERNAZIONALE SULL’INCLUSIONE EDUCATIVA E SOCIALE”. SVILUPPO UMANO E CONTESTO PER L’INCLUSIONE "… Valutare i bisogni reali e attivare tutte le risorse" in Argentina. Il convegno è organizzato da: Università di Bologna – Facoltà di Scienze della Formazione, Fondazione Bologna-Mendoza, UMSA Universidad, UC Universidad de Congreso.

     

    II° ENCUENTRO INTERNATIONAL SOBRE INCLUSION EDUCATIVA Y SOCIAL
    DESARROLLO HUMANO Y CONTEXTOS PARA LA INCLUSION
    “…valorar las reales necesidades y activar todos los recursos”
    Buenos Aires 12,13,14 di Aprile 2012
    Mendoza 16 Apr 2012

    Info:  http://www.fund-bolognamendoza.com/index.htm

  • Bilancio 2020 di Società Dolce: il Covid e i punti di forza della Cooperativa

    L’assemblea dei soci della cooperativa sociale Società Dolce il 5 luglio 2021 ha approvato il Bilancio d’Esercizio al 31 dicembre 2020, rinnovando la fiducia al presidente, Pietro Segata, e alla vicepresidente, Carla Ferrero, per il prossimo triennio (2021/2023).
    Anche quest’anno, nonostante il Covid-19, il bilancio di Società Dolce chiude con un risultato positivo di + 462.431 euro dopo le imposte e un valore della produzione di 91.539.867 euro, cifra che si discosta del – 12,3% dall’importo dell’anno precedente.

    La contingenza appena descritta non ha comunque impedito alla cooperativa di dare corso alla piena applicazione del rinnovo del CCNL di settore per il triennio 2017/2019 e ha accelerato l’attività, già da noi intrapresa dal secondo semestre 2018, di consolidamento delle nostre passività, anche grazie allo straordinario intervento dello Stato con le moratorie e sulle garanzie, e di rafforzamento del nostro patrimonio, valorizzando il compendio immobiliare della sede e il marchio “Società Dolce”.
    Sembra che la pandemia abbia esaltato i punti di forza della cooperativa, come sottolinea soddisfatto il presidente, Pietro Segata: “Di fronte alle condizioni imprevedibili e avverse del Covid, il nostro piano strategico è stato rapidamente rivisto, sfruttando al meglio gli straordinari aiuti di Stato, progettando, qualificando e gestendo molteplici attività, con risposte di welfare convincenti, adeguate e quasi uniche. Nel prossimo futuro Società Dolce rimarrà stabilmente tra le prime dieci realtà di settore del Movimento cooperativo in Italia e ha un notevole e ulteriore margine di miglioramento.”

    Nel 2020 la cooperativa ha partecipato a 29 procedure di gare di appalto, di cui 16 per conferma di servizi già gestiti e 13 per l’acquisizione di nuovi clienti, con un totale di appalti vinti pari a 23. Una percentuale di successo pari al 79% ed un portafoglio contratti per gli anni venturi di 24.466.594 euro.
    I maggiori ricavi sono legati alla gestione di servizi per anziani e disabili e a quelli rivolti all’infanzia, ma c’è da sottolineare l’intuizione di aprire al mercato privato nidi, residenze e servizi per anziani, per compensare le difficoltà dalla committenza pubblica che, salvo colpi di scena, hanno assunto carattere endemico e duraturo.

    I numeri parlano chiaro: la cooperativa ha continuato a crescere e al 31 dicembre 2020 contava 3.512 occupati, contro le 3.285 unità del 2019, con un saldo positivo del + 6,9%, nonostante la crisi portata dalla pandemia.  L’86,4% sono donne (3.035 unità) e il restante 13,6% uomini (477 unità), con una percentuale stabile di stranieri, pari al 15%, e la maggior parte dei lavoratori ha tra i 35 e i 55 anni (53,2%).
    Il rapporto dei contratti a tempo indeterminato sul totale sono pari all’85,1% e la Cooperativa ha stabilizzato nell’anno ulteriori 100 lavoratori (il 73% under 36) e ha assunto a tempo indeterminato ulteriori 246 lavoratori.

    In totale, nel corso del 2020, le ore lavorate sono state 3.335.588. Il personale in staff ha fatto ricorso a 19.920 ore di lavoro agile, ovvero l’80,4% del totale, con particolare utilizzo da parte delle persone fragili e quindi più esposte alla pandemia da Covid-19, o persone con figli minori a casa.
    Inoltre, a causa dell’interruzione o riduzione dell’attività lavorativa dovuta ai lockdown locali e nazionali, è stato fatto ampiamente ricorso al Fondo di Integrazione Salariale (FIS) per un totale di 638.329 ore.

    Società Dolce anche nel 2020 ha dato la possibilità a 90 studenti di venti università, trenta Istituti tecnici o professionali e quaranta diversi enti formativi accreditati, di svolgere “tirocini curriculari”, mentre gli inserimenti riabilitativi e le borse lavoro sono stati 14.
    Inoltre, sono stati presentati quattro progetti di Servizio civile universale in Emilia Romagna e concesse 7.384 ore di Diritto allo Studio.
    Considerevole anche la formazione sulle misure a tutela della salute su tematiche legate alla pandemia da Covid-19, erogata a 2.100 lavoratori, attraverso 9.198 ore complessive.

    Molte le misure in materia di welfare per le lavoratrici e lavoratori: dalla possibilità di aderire a Previdenza Cooperativa con un versamento da parte di Società Dolce pari alla percentuale versata dal socio, nel limite massimo del 3%, all’integrazione maternità obbligatoria sino al 100%, al congedo matrimoniale, anche alle unioni civili tra persone dello stesso sesso, all’iniziativa ferie sospese, per la cessione di ferie ed ex festività ad altri.
    Grande attenzione è stata data all’ambiente, in particolare allo smaltimento dei rifiuti, differenziati in base alla tipologia, alla pericolosità e alla possibilità di recupero, e al contenimento dei consumi energetici nei servizi da noi condotti e al contributo dato alla start up Welfare Efficiency Società Dolce Emilia Romagna Srl, in collaborazione con Infinity Hub Spa di Rovereto, per raccogliere equity (crowdfunding), in una dimensione di economia circolare, per decarbonizzare alcune strutture e promuovere l’utilizzo di energie rinnovabili nelle attività di welfare proposte dal Terzo Settore.

    Infine, il Covid non ha fermato nemmeno la progettazione, attraverso la quale 80 famiglie sono state aiutate col progetto sperimentale per il contrasto della povertà educativa “Ali per il Futuro”, finanziato dall’Impresa Sociale “Con I Bambini” per 2,5 milioni di euro e “Rapporti Corti”, modello di intervento socio-educativo a favore di minori dai 3 ai 14 anni e dei loro nuclei familiari che vivono in condizione di fragilità e svantaggio sociale e che risiedono nei caseggiati di edilizia popolare nella prima periferia di Bologna con il più elevato indice di fragilità economica e sociale della città di Bologna.

  • NIDO D’INFANZIA E CENTRO BAMBINI GENITORI A VIGNOLA [MO]

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    Il nido d’infanzia e centro per bambini e genitori a Vignola è un esempio concreto di quanto sia possibile con ingegno, coraggio e fantasia praticare quella tanto declamata sussidiarietà. Il Terzo Settore, ed in particolare la Cooperazione Sociale, in particolare in Emilia Romagna ha raggiunto traguardi di eccellenza unici quando si traducono in realizzazioni come questa. Fino a pochi anni fa era inimmaginabile che un Comune potesse affidare ad un soggetto privato il compito di progettare, costruire e gestire un proprio Nido d’Infanzia e che una Cooperativa Sociale, Società Dolce, riuscisse a condurre, con la necessaria competenza e solidità, altre Cooperative in questa impresa.
    Più di vent’anni di intenso lavoro sul campo e il contributo di nuove professionalità hanno permesso questa piccola rivoluzione copernicana che, lasciando inalterati i ruoli dell’Ente Locale e del Privato, permetterà di sostenere in futuro, di vincere ed aggredire le sfide poste al nostro sistema di welfare da nuovi bisogni che mutano e si manifestano nella nostra comunità. Lo strumento prescelto dal Comune di Vignola, che guida l’Unione Terre di Castelli, sfrutta le qualità ed il dinamismo tipico delle imprese, garantendo ai cittadini la salvaguardia delle politiche di sostegno alla famiglia e alla prima infanzia da esso adottate. La nuova realizzazione accoglie ed espande significativamente la risposta alla esigenza di occupazione femminile, che assume purtroppo carattere di drammaticità in un momento di congiuntura economica negativa quale è quello che tutti stiamo vivendo in questi anni, e consolida, con una risposta indiscutibilmente qualificata, la rete dei servizi già esistente. Per Società Dolce il taglio del nastro di questo nuovo servizio costituisce una tappa importante ed una conferma della bontà nel percorso avviato all’inizio del terzo millennio che la vede protagonista nell’essere un esempio di avanzata collaborazione e cooperazione con le comunità locali nelle quali è insediata. Le finalità mutualistiche, che sono il vero motore di ogni cooperativa, hanno trovato in “Barbapapà” la risposta che attendevano, ma quel che più importa la conferma che la rotta è quella giusta perché porterà ad approdi sicuri e alla scoperta, forse, di nuovi mondi da esplorare.

  • Slanci di solidarieta’ al Parco del Velodromo

    Una due giorni di sport e solidarietà al Parco del Velodromo di Bologna (via Don Orione n. 9) in occasione della Giornata nazionale sulla SLASclerosi Laterale Amiotrofica – nell’anno in cui ricorre il decennale del 18 settembre 2006 quando le persone con SLA scesero in piazza a Roma per chiedere al Ministero della Salute precise garanzie sul diritto alla cura e all’assistenza.

    Organizzata da ACLI, AssiSLA, Vivere la città, 360 Life Formazione e ASI, Slanci di solidarietà si terrà l’intera giornata di sabato 17 e domenica 18 settembre 2016 con tantissime attività tra cui tornei di basket e di calcio a 5. Società Dolce ha sostenuto con entusiasmo la riqualificazione del Play Ground proprio nel Parco del Velodromo, un luogo molto amato dalle famiglie con bambini e dagli sportivi, soprattutto appassionati di basket, che lì si incontrano per svagarsi con qualche tiro a canestro. Un’attenzione particolare rivolta quindi ai ragazzi, così che possano trovare nella passione per lo sport, e nei valori che esso veicola, la possibilità di vivere insieme dei momenti di socializzazione e sana competizione.

    Presentazione dell’iniziativa – sabato 17 ore 11,00
    Saluti
    Lorenzo Cipriani, Presidente del Quartiere Porto-Saragozza

    Interventi
    Matteo Lepore, Assessore allo Sport del Comune di Bologna
    Luca Rizzo Nervo, Assessore al Welfare ed alla Sanità del Comune di Bologna
    Marco Calamai, Overlimits Fortitudo Bologna
    Pietro Segata, Presidente della Cooperativa Sociale Società Dolce e della Fortitudo Bologna Academy 103
    Federica Palumbi, Presidente Associazione Fortitudo Per Amore Solo Per Amore

    Modera
    Filippo Martone, Presidente AssiSLA Onlus

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  • Festival delle Culture 2017

    Dal 9 all’11 giugno l’undicesima edizione del Festival delle Culture: Diritto al Futuro

    Torna il Festival delle Culture di Ravenna, giunto alla XI edizione, che si terrà il 9, 10, 11 giugno 2017 nella Darsena di città. La kermesse, promossa dall’assessorato alle Politiche per l’immigrazione del Comune di Ravenna, vedrà alternarsi concerti di etno e world music, danze popolari, rappresentazioni di teatro-danza che avranno come scena le Artificerie Almagià, mentre la zona circostante, compresa la banchina del canale Candiano, sarà animata da dibattiti, mostre, istallazioni, laboratori, mercatino, con la possibilità di cenare in uno dei 7 punti ristoro con cucina dai diversi continenti.
    L’appuntamento è stato presentato questa mattina nel corso di una conferenza stampa in municipio alla presenza, tra gli altri, dell’assessora alle Politiche per l’immigrazione Valentina Morigi, di rappresentanti della Casa delle Culture e dell’ufficio Politiche per l’immigrazione e il mediatore culturale Franck Viderot.

    “Questo festival è ormai diventato un appuntamento tradizionale per la città – ha detto Morigi – e ogni edizione è diversa e più ricca rispetto alle precedenti, anche se il filo conduttore rimane sempre lo stesso: quello della partecipazione. Nel corso dei mesi lavorano insieme alla programmazione del festival, con l’assessorato e la Casa delle Culture, le associazioni di cittadini migranti e italiani, culturali e di volontariato, i soggetti gestori dei centri di accoglienza, cioè tutta quella comunità variegata di chi a vario titolo si occupa di intercultura e ha a cuore il presente e il futuro della nostra città. Un altro dei fili conduttori è la sede del festival: siamo sempre in Darsena, che è un quartiere con una vocazione aggregativa davvero peculiare. Ci saranno tanti momenti dedicati allo stare insieme e alla conoscenza reciproca, ma anche tanti dibattiti con esperti che si occupano del tema dell’accoglienza e in particolare del diritto al futuro articolato in tutte le sue sfaccettature”.

    Tra gli obiettivi che il Festival si pone ci sono quelli di praticare l’intercultura, valorizzare il pluralismo culturale, favorire il protagonismo e la partecipazione dei migranti, sensibilizzare la cittadinanza sui temi dell’accoglienza e dell’antirazzismo. In questo senso è centrale il processo che ha portato all’organizzazione della manifestazione, in cui è stato confermato il metodo della progettazione partecipata in cui decine di volontari, autoctoni e immigrati, membri di associazioni e singoli cittadini, hanno lavorato insieme sin dal mese di novembre. Il tema portante, quanto mai di attualità, su cui ha lavorato il gruppo è quello dell’accoglienza, in un’epoca storica che impone grandi responsabilità, in cui occorre lottare contro la paura del diverso, per i diritti umani e per promuovere una diffusa cultura dell’accoglienza che investa tutta la società. In linea col tema è stato scelto il titolo del Festival: Diritto al Futuro.

    Tra i momenti di riflessione è molto importante il convegno che si terrà a Palazzo Rasponi sabato mattina, “Il diritto d’asilo nell’arcipelago Europa”, con diversi interventi tra cui quello di Cecilé Kyenge e Domenico Manzione (Sottosegretario del Ministero dell’Interno).
    Tra i diversi spettacoli sul palco dell’Almagià due prevedono la presenza di ospiti che provengono dall’estero: i Saodaj’, gruppo dell’Isola Reunion con musica sofisticata derivante dalla tradizionale Maloya creola (venerdì 9 giugno ore 22.30), e l’Eyo’nlé Brass Band, una fanfara originaria del Benin (domenica 11 giugno ore 23.00).

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