• Fare educazione: la bottega del sapere e delle perplessità

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    Se c’è anche una sola possibilità per un educatore di trovare una strategia per andare incontro a un bambino, dobbiamo trovarla.
    Queste parole nascono nel 1982 dal pensiero di una formatrice dell’équipe di un nido d’infanzia della provincia di Parma , parole che per quel tempo hanno significato uno stimolo forte a ripensare il ruolo dell’educatore e a risignificare il valore della relazione educativa al nido.

  • Viaggiando tra i fili di tutti i colori

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    Integrazione multiculturale e qualità educativa: un percorso di ricerca nei nidi d’infanzia.
    La presenza di lingue, colori, stili di vita differenti rappresentano ormai un ricco patrimonio dei servizi per la prima infanzia… ma quali relazioni attraversano il rapporto tra famiglie straniere e servizi? Che qualità educativa è possibile indentificare all’interno dei contesti educativi?

  • Ricostruiamo Cappuccetto Rosso

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    La favola come strumento mediatore, contenitore straordinario di fatti meravigliosi.
    Il progetto qui descritto nasce a seguito del corso di aggiornamento sull’importanza della fiaba per il bambino – con le sue immagini e i suoi archetipi – al quale ha partecipato il personale educativo del nido Don C. Biavati, gestito in appalto dalla cooperativa sociale Società Dolce nell’a.e. 2010/11. L’aggiornamento, condotto dalla logopedista steineriana Maria D’Urso, ci è stato proposto dall’allora coordinatrice pedagogica Licia Vasta e si è tenuto a Castenaso nell’agosto 2011 coinvolgendo i servizi d’infanzia di Budrio, Castenaso e Molinella.

  • Pubblicazione della relazione finale istruttoria pubblica infanzia di Bologna


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    A termine del dibattito pubblico è stata redatta la relazione definitiva relativa all’Istruttoria pubblica sui servizi educativi e scolastici per l’infanzia nella città di Bologna.
    Le sedute, svolte nel corso del mese di giugno, hanno visto la partecipazione di numerose parti coinvolte nel sistema integrato dei servizi per l’infanzia. Preziosi sono stati gli interventi di Doriana Ballotti per Legacoop Bologna, Franca Guglielmetti per CADIAI, Alessia Dall’Olio per Coop Attività Sociali e, non ultimi, di Caterina Segata per il Consorzio Karabak Nove e Benedetta Passarelli per Società Dolce. Gli esiti costituiranno la cornice di riferimento per la revisione della disciplina comunale in materia di servizi per l’infanzia.

    Per saperne di più clicca qui.

  • Qualità dei servizi, qualità del lavoro


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    RIFORME in CORSO, a cura di Alberto Alberani
    pubblicazione sulla Rivista BAMBINI, gennaio 2015.

    Il contributo di Caterina Segata, responsabile d’Area sede infanzia di Società Dolce mette in luce l’importanza del ruolo della cooperazione sociale nel rendere i servizi per l’infanzia servizi di qualità. In altre parole la qualità dei servizi educativi è connessa in modo imprescindibile alla qualità del lavoro di chi nei servizi opera. Oltre alle condizioni di miglior favore, la cooperazione sociale garantisce a soci e dipendenti stabilità dei rapporti di lavoro investendo nella formazione continua del personale, imprescindibile per garantire continuità educativa e professionalità nei servizi all’infanzia.

  • Estate, tempo di “giochi in città”

    Tempo d’estate – Estate, tempo di “giochi in città”
    Giulia Sermasi, Area sede Infanzia Cooperativa Sociale Società Dolce

    Pubblicazione sulla Rivista Bambini, giugno 2018.
    Con l’estate alle porte i genitori si trovano davanti all’organizzazione necessaria di un nuovo tempo di conciliazione casa-lavoro. “Società Dolce”, grazie all’esperienza acquisita in oltre vent’anni di gestione diretta dei servizi educativi, offre proposte ricreative in tutto il periodo estivo, agosto compreso, con l’intento di dare una risposta concreta alle famiglie e ponendosi come obiettivi primari il benessere e la serenità dei bambini.

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  • Karabak


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    Bambini in Emilia Romagna, supplemento marzo 2014

    Un’esperienza di project fi nancing e gestione dei nidi d’infanzia a Bologna
    Il nido d’infanzia “La Cicogna
    Sviluppo sostenibile e cultura dell’infanzia: l’esperienza di “Filonido”, nido comunale interaziendale

  • Disturbi dello spettro autistico

     

     

     

    Il presente documento presenta il percorso del Progetto regionale ASD scuola 0-6 anni, definito all’interno del Programma regionale integrato per l’assistenza alle persone con disturbo dello spettro autistico – PRIA.

    Il Progetto è nato dalla collaborazione tra il Servizio salute mentale, dipendenze patologiche e salute nelle carceri e il Servizio politiche familiari della Regione Emilia Romagna. Per la provincia di Parma ha collaborato la coordinatrice pedagogica di Società Dolce Manuela Lafiandra.

    Obiettivo generale del Progetto è stata la creazione di un linguaggio comune tra sanità e scuola in tema di disturbi dello spettro autistico (ASD, Autism Spectrum Disorder) attraverso la progettazione partecipata di iniziative di formazione teorico-pratica rivolta a insegnanti ed educatori, con la creazione di gruppi di lavoro provinciali.

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  • NIDO COME SISTEMA APERTO

     

     

    Flessibilità e partecipazione delle famiglie, scelte sostenibili nel tempo

    Caterina Segata, responsabile di Società Dolce, Area Sede Infanzia
    Cristiana Gattai, coordinatrice pedagogica di Società Dolce, Area Sede Infanzia

    Pubblicazione sulla Rivista WelfareOGGI, N.5 del 2015.
    L’articolo mette in luce le caratteristiche del progetto come sistema aperto di Società Dolce nei servizi educativi 0/6 anni. Il tema si declina nelle risposte flessibili e di qualità alle famiglie che hanno necessità di affidare i propri bambini in orari e periodi diversi da quelli offerti nei nidi con orari e calendari “tradizionali”, e nella compartecipazione attiva delle stesse famiglie alla “costruzione” del servizio insieme al gruppo di lavoro e alla coordinatrice pedagogica. Inoltre il modus operandi della cooperativa di pensare in termini di laboratorio di ricerca e di innovazione continua consente così al progetto di evolvere nel tempo. Non di minor importanza infine è la realizzazione di momenti di confronto nell’ambito dei tavoli inter-istituzionali tecnici che riuniscono i rappresentanti degli enti pubblici e del privato sociale.

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  • Il Welfare Condominiale: vicini di casa, vicini di vita

    Il Welfare Condominiale: vicini di casa, vicini di vita
    Sara Saltarelli, Responsabile Area Assistenza alla Persona Cooperativa Sociale Società Dolce

    Pubblicazione sulla Rivista IoAbito, Marzo 2016.
    La domanda di aiuto, di solidarietà, di socialità, di condivisione, è la domanda che cresce di più nelle società occidentali. La cooperazione offre risposte che partono dal basso, dalla società civile, dai valori di solidarietà, legalità ed etica.

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