Il PREMIO MARCO BIAGI, l’iniziativa de “Il Resto del Carlino” per la solidarietà sociale, giunta ormai alla sua terza edizione, ottiene anche quest’anno l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica. La cerimonia conclusiva si terrà il prossimo 19 marzo presso la sede de Il resto del Carlino. E in memoria del giuslavorista, assassinato dalle Brigate Rosse, scrive Pietro Segata , Presidente della Cooperativa Sociale Società Dolce.
"LA SUA MEMORIA RISVEGLI IN NOI L’OTTIMISMO"
QUANTO mi pesa l’assenza di Marco Biagi , del suo pensiero e della sua azione. Sempre più il nostro Paese assomiglia a quella ‘italietta’ di cui i grandi Paesi occidentali si beffano. Incapace di intraprendere la strada di quelle riforme strutturali necessarie per il benessere della propria comunità e di scelte all’altezza del ruolo che il suo Governo ambisce avere nella risposta sovranazionale a questa recessione globale. Nel nuovo modello di riforma da lui promosso e per il quale ha sacrificato la propria vita proponeva che la vecchia cassa integrazione ordinaria e straordinaria venisse abrogata a favore di un sistema di ammortizzatori sociali più universale e confacente alle nuove e più flessibili forme di rapporto di lavoro che tanta occupazione giovanile avevano favorito nei primi anni del duemila.
A tutti gli inoccupati e disoccupati doveva essere garantita una sussistenza nella forma di un reddito minimo di cittadinanza, assumendo come modelli di riferimento la Gran Bretagna o le più evolute socialdemocrazie del Nord Europa. Questa misura doveva essere accompagnata da più efficienti ed efficaci strumenti di sostegno all’inserimento lavorativo. Federalismo e sussidiarietà, veri, avrebbero contribuito significativamente alla realizzazione dell’obbiettivo: le Regioni, attraverso l’utilizzo mirato di quote del Fondo Sociale Europeo e risorse proprie, da aggiungere allo sforzo profuso dallo Stato, le imprese, piccole, medie e grandi, attraverso una compartecipazione alla spesa. Una opportuna e definitiva riforma della previdenza, dal canto suo, avrebbe fatto giustizia delle iniquità, ancora presenti in Italia sui trattamenti. Senza Marco Biagi ci attardiamo e più passa il tempo più poco riparabile sarà la condizione sociale ed economica che attraversa l’Italia e il mondo intero tra poco. La vostra iniziativa, oltre da avere un riscontro pratico nelle donazioni ad eccellenti esperienze di utilità sociale, ci richiama ogni anno alle responsabilità collettive che una classe dirigente si deve assumere per definirsi tale. La memoria di Marco Biagi risvegli in tutti noi quell’ottimismo e quella preziosa operosità, tratti caratteristici di un ‘uomo unico’.
PIETRO SEGATA
Presidente Coop Sociale Dolce
Pubblicato su “Il Resto del Carlino” Bologna, 19 febbraio 2009, pag. 5
PUBBLICATO IL 19/02/2009