Il 2018 porta qualche piccolo segnale di rallentamento nella cooperazione bolognese, che continua comunque a svolgere un ruolo di grande importanza all’interno dell’economia provinciale. Con queste parole si apre la sezione “Cooperative” di Top 500 (analisi annuale delle prime 500 imprese di Bologna e provincia sulla base del fatturato 2018, presentata in data 4 dicembre 2019 con un inserto de Il Resto del Carlino). Con le sue 57 unità – che occupano oltre 84.000 dipendenti – la cooperazione costituisce l’11,4% delle Top500 di città e provincia, contro il 10,6% dello scorso anno. Stabile il ruolo della cooperazione sociale che rappresenta il 7% del comparto.
Società Dolce si attesta al 110° posto e mantiene anche quest’anno il primato tra le cooperative sociali presenti. Inoltre, con i suoi 3.320 lavoratori in attività si piazza al 15° posto per numero di dipendenti nella classifica generale. Con i ricavi in crescita, Società Dolce rafforza la sua posizione nel panorama della cooperazione sociale a Bologna e provincia.
Intervistata da Simone Arminio, la presidente di Legacoop Rita Ghedini rilancia la necessità di un’organizzazione che ragioni per macroaree, andando oltre le vecchie divisioni di settore. L’idea è quella di una piattaforma sempre più orizzontale, a servizio delle nostre cooperative, uscendo fuori dalle tipologie tradizionali, ma considerate in filoni sempre più intersettoriali. Il comparto cooperativo andrebbe riconsiderato per ambito educazione/formazione, mondo agroalimentare e servizi, a prescindere che siano alla persona, all’innovazione sociale, ai territori, e che abbiano aspetti culturali ma anche di rigenerazione sociale.
Leggi l’intervista a Rita Ghedini, presidente di Legacoop: “Trasversalità e ricerca per guardare al futuro” – Top 500, Il Resto del Carlino Bologna
Leggi l’approfondimento sulle Cooperative: “Leggera contrazione del fatturato. Va meglio per le piccole imprese” – Top 500, Il Resto del Carlino Bologna
PUBBLICATO IL 04/12/2019