SOCIETÀ DOLCE, IN MEMORIA DI GIULIO REGENI
Si è svolta sabato sera, 18 giugno, alla presenza di un pubblico numeroso, la serata “Heal the Humanity”, per proporre Fiumicello quale Centro globale del messaggio sui diritti umani.
Sul palco, a condurre un talk show a tratti serio, altri divertente, i giornalisti Giampaolo Costanzo e Cinzia Borsatti.
L’intero paese, in diverse forme, ha partecipato all’evento, momento di riflessione sui diritti umani, in ricordo di Giulio Regeni, che a Fiumicello è nato e cresciuto: fuori dai balconi e dalle finestre delle case, striscioni gialli chiedevano verità e ai tavolini dei bar tutti erano pronti a parlare di un diffuso bisogno di pace e giustizia.
Pietro Segata, presidente del consorzio @NORD e di Società Dolce, ha parlato delle oltre 3.000 persone, che ogni giorno con la loro opera applicano la teoria dei diritti alla vita pratica: “Il diritto universale alla cura e alla salute, all’inclusione, all’accoglienza, si ritrovano nell’operatore che assiste l’anziano, nel medico che ne ha cura, nelle case famiglia per persone disabili, nei centri di accoglienza per chi fugge da una guerra, da condizioni di vita, che non garantiscono nemmeno i diritti umani più elementari. È in questo impegno, che s’incrociano idealmente la nostra strada e quella di Giulio Regeni”, ha detto Segata, accompagnando le sue parole con un video di presentazione di Società Dolce.
Insieme a lui, gli attori Eleonora Brigliadori, Dario Ponissi e Romana Maiori, gli scrittori e giornalisti Loredana Marano, Pino Roveredo, Elisa Michellut, Mirna Bagnacavalli, Mauro Melato, il genetista Paolo Gasparini, l’esperto di cooperazione Ugo Poli, il critico d’arte Giancarlo Bonomo e la cantante Anna Soklich hanno raccontato cosa significhino solidarietà e cura. Due parole dalle molte facce: quella della signora friulana che accoglie il giovane iracheno fuggito e approdato nella campagna udinese dopo mesi di viaggio e che ha raccontato la sua storia in un libro; oppure quella dell’antroposofia, studio spirituale dell’uomo; o l’esibizione di una giovane e brava cantante, che porta in giro la voce di chi non ha voce; o ancora, il volontariato di un ex detenuto, per chi vive il carcere e non vede un futuro.
In memoria di Giulio Regeni, il consorzio @NORD e Società Dolce hanno proposto una borsa di studio, affinché altri giovani possano continuare la sua esperienza di ricerca e pace e di difesa dei diritti.
Guarda l’intervento di Pietro Segata (a partire dal minuto 7:30 circa)
PUBBLICATO IL 28/06/2016