L’aumentare dell’aspettativa di vita, col conseguente invecchiamento della popolazione, è spesso accompagnato dalla riduzione dell’autonomia e ha da tempo aperto un dibattito sulla qualità della vita dei grandi anziani.
In particolare, l’istituzionalizzazione di una persona parzialmente o gravemente non autosufficiente, in una casa residenza per anziani, porta con sé il pregiudizio di una buona vita che volge al termine, accompagnato da sensi di colpa di familiari e dalla rassegnazione dell’ospite. Gli sforzi di Società Dolce, per l’assistenza nelle residenze, sono orientati a far sì che la vita in struttura sia un proseguo della storia dell’anziano e ne faccia parte, con pari dignità e qualità. L‘animazione è importante, nelle RSA, perché facilita la vicinanza tra gestore e anziani, porta conoscenza delle singole storie e permette di accogliere l’ospite non come utente, ma come persona nella sua interezza.
Le attività condotte con gli anziani, quindi, non saranno solo un trascorrere il tempo libero, ma momenti di applicazione delle competenze, delle scelte e dell’esperienza di ognuno. Saranno un riempire le giornate di tempo buono.
Si può vivere a lungo e vivere bene, quindi, come hanno dimostrato Guerrina Mesaglio e Ines Martinuzzi, ospiti della RSA Sant’Anna di Udine, che con l’aiuto dell’animatrice Valentina Pellizzari hanno festeggiato il 9 luglio 2016 rispettivamente 100 e 105 anni, con uno spettacolo di danze offerto dal club Sunshine di Palmanova.
Accanto a loro, a spegnere le candeline, il sindaco di Udine, Furio Honsell, con l’assessora alla Salute e all’Equità sociale, Simona Liguori, Pietro Segata, presidente della cooperativa sociale Società Dolce, Moira D’Agostino Amoroso, responsabile dell’area Nord Est, amici, parenti ed operatori.
PUBBLICATO IL 13/10/2016