Di cosa si tratta? Paolo Vaccaro, responsabile dell’area Lombardia per la cooperativa sociale Società Dolce, ci racconta i frutti della partnership con InfinityHub. Vaccaro ha una lunga esperienza nel sociale, che risale al periodo del suo servizio con giovani disabili, per il Comune di Cremona. Nel 1999, l’incontro con Società Dolce e il passaggio da passione a professione.
Di cosa si occupa Società Dolce?
Ci occupiamo di vari ambiti e servizi differenti. Nasciamo come cooperativa impegnata nel sociale, ma oggi gestiamo anche un reparto di cure subacute, siamo accreditati per l’assistenza domiciliare integrata, quindi infermieristica e riabilitativa a domicilio e gestiamo anche due hospice. Siamo partiti coi servizi scolastici e l’assistenza domiciliare, arricchita dalla gestione dei nidi, delle scuole per l’infanzia e dai servizi rivolti a tutte le fasce di minori, a quelli per persone disabili e infine dalle RSA. Aggiungo un altro filone, che è la filiera dei servizi: accogliamo le persone facendo base in una struttura, che fa da logistica, come un centro diurno o una casa di riposo, per poi candidarci a gestire gli altri servizi diurni e domiciliari del territorio, costruendo una rete di persone che può trovare in Società Dolce una risposta unitaria.
Come gestite questi hub della cooperativa?
Abbiamo come obiettivo a medio e lungo temine la gestione dei nostri hub, per molti anni, in una situazione in cui le manutenzioni straordinarie di efficientamento energetico non sono temi particolarmente presidiati dal pubblico. Gestiamo quindi strutture che producono degli sprechi, immobili energivori e oltre alla gestione quotidiana dobbiamo pensare ad una loro riqualificazione nel tempo. In questa logica va prestata attenzione a tutta una serie di interventi che abbiamo individuato. L’obbiettivo è di migliorare i servizi resi, ottimizzando anche i costi per gli utenti, sempre più numerosi, con una struttura più adeguata al rispetto dell’ambiente, avendo noi una responsabilità sociale importante. L’iniziativa di WEY DOLCE, con l’approccio del crowdfunding, mi ha molto incuriosito, perché consente in maniera democratica di entrare in una nuova etica economica, che mi appassiona.
Hai investito anche tu nel progetto, quindi?
Appena si è aperta la campagna sono stato il terzo ad aderirvi. Non sono arrivato primo, ma sono stato tra i primi investitori, proprio per dare seguito operativo e pratico a questi concetti, che per Società Dolce sono sia il futuro che il presente. Da anni cerchiamo di ridurre l’impatto ambientale e le strutture di welfare hanno bisogni importanti. Sicuramente penso che questi strumenti troveranno nel futuro un interesse crescente da parte di una popolazione sempre più ampia e sempre più sensibile, sia all’impatto ambientale che all’economia dei costi.
Cosa pensi di WEY DOLCE EMILIA ROMAGNA?
WEY DOLCE EMILIA ROMAGNA ha fatto da apripista. La nostra partnership con InfinityHub ha a cuore un’economia sensibile all’ambiente, attraverso una finanza etica e l’impatto che le attività hanno sul quotidiano. Per la presenza di Società Dolce sui diversi territori, settori e strutture che possono essere oggetto dii efficientamento e riorganizzazione energetica, vedo un’ottima collaborazione in grado di portare sviluppo, opportunità e progetti, in un’ottica di welfare di comunità, di cui tanto si parla, ma che nei fatti, è un po’ zoppicante. Con questi strumenti si può dare una struttura più solida a tutto il welfare pubblico e privato, creando delle ottime sinergie.
Qual è la motivazione più importante per investire in Wey Dolce Lombardia?
È di dare concretezza a temi su cui tutti siamo chiamati a prendere decisioni. Penso sia uno strumento reale per agire sulle strutture di welfare e sull’impatto che esse hanno nella nostra vita quotidiana, sia personale che professionale. Avere a cuore lo sviluppo di tutte le economie, in particolare del nostro settore, con un buon impatto ambientale, penso sia un’alternativa ai classici metodi di finanziamento e di collaborazione per progetti concreti. Una cooperativa sociale ha già nel proprio DNA il rispetto di questi valori e l’efficientamento energetico coniuga positivamente economia e sostenibilità ambientale, con la necessità di erogare servizi indispensabili per cittadini fragili.
PUBBLICATO IL 17/01/2022